Adnkronos
Bce: de Guindos, balzo petrolio complica lotta a inflazione, ultimi passi saranno i più difficili
Roma, 2 ott. – La recente fiammata dei prezzi petroliferi “rende più difficile il compito” della Bce di far scendere l’inflazione verso il 2% ma “non direi che sia un elemento che cambia le carte in tavola: la mia preoccupazione è l’impatto negativo che potrebbe sulle aspettative di inflazione per famiglie e imprese”. Lo afferma il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos in una intervista al Financial Times, sottolineando che nessuno nell’Eurotower vuole creare “una recessione inutile e dolorosa. Dobbiamo riportare l’inflazione alla nostra definizione di stabilità dei prezzi, mentre al tempo stesso cerchiamo di ridurre al minimo le possibili conseguenza in termini di rallentamento dell’economia”. E’ un equilibrio molto delicato” da raggiungere ammette il banchiere spagnolo.
“Ancora non siamo al punto” di valutare una inversione di politica monetaria con un taglio dei tassi, aggiunge. Prima di allora, conclude” dovremmo avanzare in modo molto costante verso un’inflazione del 2%, assieme a proiezioni che indichino che rimarrà a quel livello in modo sostenibile. Iniziare a parlare di tagli dei tassi ora è prematuro. Abbiamo ridotto l’inflazione da oltre il 10% al 4,3%. Tuttavia, penso che l’ultimo tratto sarà più difficile. Siamo sulla buona strada ma dobbiamo monitorare la situazione molto da vicino, perché l’ultimo miglio non sarà facile”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA