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Caso Amara: gup Brescia, ‘Storari non violò nessun segreto rivolgendosi a Davigo’ (2)

Di Redazione |

Nella ricostruzione della vicenda, quindi della consegna dei verbali avvenuta nell’aprile 2020, il gup di Brescia sottolinea come si possa rimarcare “l’irritualità della strada seguita”, ma non “l’insussistenza del Csm in ordine a quanto appreso” tanto che vista la gravità delle notizie il contenuto fu riferito al Presidente della Repubblica.

“Lo scopo perseguito da Storari nel rivolgersi a Davigo – scrive nelle motivazioni il giudice Brugnara – era pertanto quello di segnalare ciò che costituiva, secondo la sua versione dei fatti, una inerzia investigativa pericolosa posta in essere dal procuratore capo Greco e dalla dottoressa Pedio, in quanto relativa a fatti gravi, di rilievo sia penale che disciplinare, a carico o a danno (anche) di componenti del Csm, al fine di valutare la necessità di ‘veicolare’ tali informazioni al Csm tramite un interlocutore ritenuto istituzionalmente qualificato a riceverle, il quale si era impegnato a fare da ‘tramite’ con il Comitato di Presidenza”. Alla luce delle considerazioni svolte, “va rilevato come l’imputato sia incorso in un errore su una norma extrapenale (ossia sui poteri di inchiesta e di acquisizione delle informazioni coperte dal segreto da parte del Csm)” fidandosi delle rassicurazioni di Davigo e incassando poi anche la ‘vittoria’ sul fronte disciplinare con il Csm che escluso – in sede cautelare – una grave inosservanza delle norme regolamentari.

“L’ipotesi relativa ad un accordo originario fra i due coimputati (per Davigo il processo inizierà il prossimo 20 aprile), volto ad utilizzare i verbali di Amara per screditare Ardita ed alla sussistenza di una versione dei fatti concordata e precostituita risulterebbe del tutto congetturale. D’altronde ritenere sussistenti ipotesi alternative ed ulteriori obiettivi inseguiti da Storari con la condotta contestata, sarebbe privo di qualsiasi appiglio probatorio e destituito pertanto di fondamento. La stessa accusa, in sede di requisitoria, ha rilevato la credibilità di Storari ed ha escluso ‘che ci siamo delle ragioni oscure per le quali Storari abbia passato i verbali a Davigo'”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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