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Caso Grillo jr: Boldrini, ‘vittimizzazione secondaria per ragazza, non c’entra con difesa’

Di Redazione |

Tempio Pausania, 14 dic. “Questo modo di difendere imputati per stupro è sconvolgente e scandaloso. Questa è vittimizzazione secondaria, un’altra forma di violenza che colpisce le donne che denunciano. E non ha nulla a che fare con il diritto di difesa di chi è accusato. Questa è misoginia e deve restare fuori dai tribunali”. Lo scrive sui social l’ex Presidente della Camera Laura Boldrini parlando del processo Grillo Junior in corso a Tempio Pausania. Ieri, nel controesame, l’avvocata di Francesco Corsiglia, Antonella Cuccureddu, ha posto alla giovane italo-norvegese domande ritenute “molto intime”. Cje Boldrini ricorda nel post: “”Come le hanno tolto gli slip?”. “Perché non ha dato un morso?”. E perfino l’insinuazione “se fosse lubrificata o meno”. A leggere la cronaca dell’udienza della ragazza che ha denunciato uno stupro di gruppo, vengono i brividi. I brividi e tanta rabbia – dice – Come dice giustamente l’avvocata Boiano, sembra di essere tornati a “Processo per stupro”, a 50 anni fa, con la donna che ha denunciato che finisce sotto accusa al posto dei presunti stupratori”.

“Sotto accusa perché non ricorda se in taxi ha appoggiato le gambe su quelle di uno degli imputati. Qual è il punto? Anche se lo avesse fatto, cosa si vuole dimostrare? Che “se l’è cercata”? Che quello è il via libera, implicito e scontato, a un rapporto sessuale non desiderato?”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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