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Clima: Rehalta, sì a scelte urbanistiche più sostenibili

Di Redazione |

Roma, 9 giu. (Labitalia) – “Alla luce dei repentini cambiamenti climatici si impone la necessità di propendere verso scelte urbanistiche più sostenibili, come sta già accadendo nel nord Europa, dove le opere di depavimentazione, ad esempio, sono alla base di molti interventi di rigenerazione urbana: prediligere il verde all’asfalto, infatti, rende il terreno più drenante in caso di forti piogge e aiuta a combattere il caldo durante i periodi di siccità e afa, oltre a rendere più verdi gli spazi urbani”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Alessandro Gatti, presidente di Rehalta, sviluppatore immobiliare, dedicato a interventi di rigenerazione di vecchi stabili obsoleti o abbandonati, oltre allo sblocco di cantieri fermi, per completarli. “La rigenerazione urbana – spiega – riguarda una serie di misure e investimenti, pubblici o privati, volti a creare un impatto positivo in aree urbane poco sviluppate o degradate. In termini macroeconomici, si tratta di uno degli strumenti più completi ed efficaci che i governi possono utilizzare, non solo per guidare lo sviluppo economico, ma anche per promuovere città più inclusive, resilienti e sostenibili. Ne conseguono anche un aumento del valore delle proprietà immobiliari, si generano risparmi energetici che portano a una riduzione delle emissioni di C0₂, andando a valorizzare gli edifici locali, per rendere più belli i quartieri e migliorare la qualità della vita”. I progetti di Rehalta consegnati o in lavorazione nel 2023 prevedono complessivamente 126 abitazioni. “Abbiamo in questo momento – sottolinea – cantieri in corso d’opera per un totale (in vendita) di 62 milioni di euro. E’ previsto l’investimento di altri 40 milioni complessivi nei prossimi 18 mesi. Ci stiamo occupando in via Astesani, a Milano, di un edificio residenziale che sorgerà al posto di un fondo commerciale chiuso, insieme alla sistemazione di un’area verde per la collettività”. “A Sanremo – ricorda Alessandro Gatti – il cantiere abbandonato di Villa Fiorita oggi è un’elegante residenza con parco e ci occuperemo anche di un vecchio immobile abbandonato, che affaccia sul porto, per valorizzarlo. A Bordighera in pieno centro, uno stabile in disuso con posteggio dismesso per le ambulanze, diventerà un’elegante residenza. A Monza abbiamo sostituito un vecchio capannone con una residenza circondata dal verde”. “Abbiamo inoltre – ricorda – progetti a Volterra, dove interveniamo in un cantiere bloccato con un completamento delle opere e una valorizzazione; mentre a Carate Brianza un vecchio capannone artigianale chiuso da molti anni lascerà spazio a eleganti ville con giardino. In tutti i progetti vengono create ampie zone di verde, spesso a uso della collettività, posteggi, strutture residenziali a basso impatto ambientale, per i materiali utilizzati, le caratteristiche architettoniche e il livello energetico (classe A4). Vogliamo creare valore impattando il meno possibile sul suolo, preservando il verde e alimentandolo”. “Lo stanziamento complessivo, per gli anni dal 2023 al 2027 previsto al comma 695 è articolato in 10 milioni di euro per l’anno in corso, 20 milioni nel 2024, 30 milioni nel 2025 e 50 milioni in ciascuno degli anni 2026 e 2027. A maggio è stato presentato un disegno di legge al riguardo . La tematica è di strettissima attualità, speriamo che l’impianto legislativo possa davvero rappresentare un passo concreto verso un approccio generalizzato più sostenibile, in favore di un’urbanistica più attenta al verde, al benessere e al futuro” commenta Luca Di Paola, amministratore delegato di Rehalta.

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