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Corruzione: Perantoni, ‘recepire direttiva Ue per tutela whistleblowing’
Roma, 2 gen. “È necessario dare priorità al recepimento della direttiva europea 2019/1937 a tutela del whistleblowing, cioè la scelta di chi segnala illeciti nel proprio ambiente di lavoro. Lo ha ricordato ieri il presidente dell’Anac Busia, vogliamo ribadirlo: è una urgenza, perché la lotta alla corruzione deve procedere senza ritardi e i whistleblower sono un presidio di legalità “. Lo afferma Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5S.
“La direttiva europea -ricorda- è più stringente della attuale normativa, la ‘legge Businarolo’ che è stata una vera conquista della scorsa legislatura. La recente vicenda della condanna di un ispettore di Bankitalia, incomprensibile e preoccupante visto che l’Istituto di via Nazionale è stato un sostenitore della legge, dimostra che il cammino in Italia deve fare passi in avanti: chi segnala illeciti nel pubblico e nel privato va ascoltato e protetto, perché è uno strumento ‘attivo’ ed efficace nella lotta alla corruzione, molto difficile da ‘snidare’ per la stessa natura del reato”.
“La direttiva è allo stato tra quelle oggetto della legge di delegazione europea per cui c’è da augurarsi che, una volta approvata, il Governo provveda tempestivamente ad esercitare la delega e a non farla scadere, con la stessa prontezza -conclude Perantoni- con la quale ha recepito altre direttive, quale quella sulla presunzione di innocenza che, a differenza di questa, non esponeva il Paese a procedura di infrazione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA