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Dl Lavoro: Tridico, tagli cuneo indeboliscono contribuzione a Inps e no impatto occupazione

Di Redazione |

Roma, 18 mag. Le azioni di incentivazione e gli sgravi contributivi adottati dai governi, non ultimo il recente taglio del cuneo fiscale da 8 miliardi e che distribuirà ai lavoratori a tempo pieno circa 55 euro lordi in media al mese, “hanno indebolito la contribuzione verso la Cassa Inps, coperta dalla fiscalità generale e non hanno avuto un impatto significativo sulla creazione di occupazione ma solo sulla riduzione del costo del lavoro”. A ribadirlo il presidente uscente dell’Inps, Pasquale Tridico, nel corso dell’audizione sul Dl lavoro alla Commissione del Senato.

“Nel 2022 abbiano dato sgravi contributivi per circa 21 miliardi di euro, sgravi che sono stati mantenuti dal 2012 in poi per tutti gli anni. Questo è un fattore da considerare anche alla luce del fatto che dal 2012 al 2021 l’occupazione nel nostro Paese è rimasta sempre intorno ai 23 milioni di lavoratori: ciò significa che non ha avuto un grande beneficio su l’impatto occupazionale ma solo sul costo lavoro senza effetti netti importanti sull’occupazione”, spiega Tridico sollecitando una riflessione.

“Laddove le misure vengono focalizzate su target specifici possono avere un impatto occupazionale ma dove sono invece generalizzate e non concentate sull’ impatto occupazionale non hanno un effetto netto sul mercato del lavoro”, conclude.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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