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Droni automatizzati: alla scoperta dei sistemi brevettati di Dronus

Di Redazione |

Trieste, 18 luglio 2022 – I droni automatizzati rappresentano il futuro di diverse attività umane, a cui sono in grado di apportare un contributo molto importante. I droni tradizionali sono dei piccoli velivoli azionati manualmente, con la capacità di alzarsi da terra per sorvolare della porzioni di territorio.

I droni automatizzati, al contrario, non necessitano di un intervento esterno perché sono totalmente autonomi per tutto quello che riguarda il momento del decollo, del volo vero e proprio e dell’atterraggio. Si tratta di una tecnologia rivoluzionaria, che consentirà di ottimizzare un vasto numero di operazioni.

Nel dettaglio, i dispositivi supportati da NEST®250 possono volare 24 ore su 24 senza la necessità di qualcuno che li comandi e possono, in questo modo, offrire un supporto fondamentale per le attività di pianificazione che caratterizzano le città e quelle di sorveglianza e di ispezione delle aree industriali.

Come funziona il sistema NEST®250 brevettato da Dronus

Più nello specifico, il sistema NEST®250 è rappresentato da una base aerea che è il nucleo operativo del velivolo. Tale sistema, infatti, è in continuo dialogo con l’apparecchio e ne controlla tutte le fasi: dal decollo all’attività da svolgere, fino al momento dell’atterraggio, inoltre, il drone ha la capacità di ricaricare la batteria che lo alimenta senza l’intervento umano.

Il funzionamento di NEST®250 è molto semplice e si avvale di un software in grado di gestire le operazioni del drone che può essere installato direttamente sul proprio PC oppure su un dispositivo mobile, come lo smartphone o il tablet, così da tenere sotto controllo dati e compiti in modalità remota.

Dronus ha ottenuto importanti certificazioni sia a livello nazionale che internazionale: l’ENAC ad esempio, ovvero l’Ente Nazionale Aviazione Civile in Italia, attesta i requisiti indispensabili dei droni NEST®250 e ne autorizza il sollevamento da terra e il sorvolo.

Inoltre, Dronus è la prima realtà ad aver ottenuto dall’EASA il permesso ad effettuare voli BVLOS in zone popolate, proprio in virtù della natura inoffensiva del drone K250.

Droni automatizzati: quali vantaggi con Dronus?

Sono numerosi i campi di applicazione dei droni automatizzati. Nell’ambito industriale, ad esempio, trovano impiego per la sorveglianza di siti particolarmente estesi o ubicati in zone di difficile accesso.

Molto spesso, infatti, tenere monitorata un’area di ampia dimensione è difficile, anche a causa dell’alto costo: i droni automatizzati permettono invece di effettuare ronde di controllo a specifici orari e di inviare i dati richiesti, inoltre, essi sono in grado di rilevare l’esistenza di possibili alterazioni dell’ordine grazie alla presenza di telecamere ottiche o termografiche.

Di pari passo con la sorveglianza di impianti industriali, poi, i droni possono essere utilizzati per monitorare le città. Ad esempio, fornendo dati in tempo reale sul traffico o su eventuali pericoli che potrebbero mettere a rischio l’incolumità dei cittadini.

Nei contesti urbani e industriali, i droni trovano anche impiego nelle attività di ispezione: essi possono avvicinarsi senza particolari problemi ad aree impervie che sarebbero alquanto difficili da raggiungere per un umano e inviare, così, utili testimonianze circa lo stato di manutenzione di una determinata struttura. In città possono verificare il livello di degrado dei monumenti e delle infrastrutture pubbliche, in modo che gli enti preposti possano pianificarne la messa in sicurezza.

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Trieste

Comunicato a cura: TiLinko – IMG Solutions srl per EvidenzioCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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