Fisco: cooperative ‘usa e getta’ per evadere, intercettazioni con trojan per arresti

Di Redazione / 28 Marzo 2023

Milano, 28 mar. Un “articolato sistema criminale operante in Lombardia da circa un ventennio”, finalizzato all’evasione fiscale, ininterrottamente replicato dal Duemila sino ad oggi, attraverso la sostituzione delle società ‘pilotate’ al fallimento (consorzi e società cooperative di lavoro) con nuovi veicoli societari costituiti ad hoc e l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. E’ questo lo schema messo in piedi da un’organizzazione di italiani e cinesi, smantellato dalla procura di Milano.

Stamane la Guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza nei confronti di 22 persone (10 in carcere e 12 ai domiciliari) accusate a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, bancarotta, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Centrale nell’inchiesta coordinata dal magistrato Roberto Fontana (ora al Csm) e dai pm Grazia Colacicco e Pasquale Addesso, l’uso di trojan, una sorta di ‘virus’ che viene installato nel cellulare della persona sottoposta a indagini e permette di acquisire il pieno controllo del dispositivo e di effettuare intercettazioni ambientali attivando da remoto la fotocamera o il microfono.

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