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Gruppo Cap, nel 2022 miglior performance del triennio: ricavi per 432 mln a +13%

oltre 129 mln investiti per sviluppo sostenibile (+1,5%)

Di Redazione |

Milano, 30 mag. Per il gruppo Cap, il 2022 segna la miglior performance del triennio, con 432 milioni di euro di ricavi e oltre 129 milioni di investimenti destinati allo sviluppo sostenibile del territorio servito. E’ quanto emerge dalla presentazione del bilancio del gruppo, la green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della città metropolitana di Milano, tenutasi oggi in città. In dettaglio, il totale dei ricavi nel 2022 è pari a 432.735.320 euro, per la quasi totalità frutto del servizio idrico, l’Ebitda segna quota 93 milioni di euro, mentre l’utile netto è pari a 5.724.641 euro, l’attivo patrimoniale è pari a 1.316.440.745 euro e il patrimonio netto è di 853.373.897 euro. Il bilancio 2022, approvato il 17 maggio dal cda, chiude idealmente il periodo segnato dalle conseguenze della pandemia con risultati da record. “Il triennio che ci siamo lasciati alle spalle – ha detto Alessandro Russo, amministratore delegato del gruppo Cap – è stato segnato dalla pandemia, dalla crescita dell’inflazione, dalla crisi energetica e dall’instabilità sui mercati a causa della situazione politica internazionale”. L’ad ha spiegato che nell’ultimo anno la crisi energetica ha avuto un grande impatto, precisando che “il settore idrico è il terzo o quarto per consumo di energia elettrica: per spostare, potabilizzare e depurare l’acqua si consuma molta energia”. Per questo, la crisi ha colpito in modo forte aziende come il gruppo Cap, che non possono scaricare il costo sul consumatore. L’impatto è importante, ha sottolineato, con un aumento del 144% del costo dell’energia, che sul bilancio pesa “con un aumento di ben 42 milioni di euro di costi per elettricità”. La strategia industriale del gruppo, ha proseguito Russo, “ci ha permesso di rispondere e spesso anticipare le sfide delle transizioni digitale, energetica ed ecologica che ancora oggi stiamo affrontando”. Gli investimenti in economia circolare, ricerca e sviluppo, l’innovazione tecnologica e digitale, l’integrazione dei processi di governance industriale con la sostenibilità sono stati gli elementi che “ci hanno consentito di sviluppare una crescita costante in termini economici, e allo stesso tempo di tagliare le emissioni climalteranti, contenere i costi per l’energia e addirittura diventando produttori tanto per l’autoconsumo quanto per contribuire alla rete nazionale”. Nel triennio 2020-2022 Cap ha raggiunto oltre 1.159 milioni di ricavi totali, 277 milioni di Ebidta, 51 milioni di utili e oltre 361 milioni di investimenti complessivi. Il 2022 conferma il trend di crescita costante iniziato dal 2014, frutto di una strategia che già nel 2019, con l’adozione del piano di Sostenibilità, identificava precisi obiettivi di ampio respiro da perseguire in un orizzonte temporale che guarda al 2033 attraverso una serie di investimenti strategici che hanno fatto di Cap uno dei protagonisti dello sviluppo dell’economia circolare in Italia. “Abbiamo trasformato i nostri impianti in vere e proprie piattaforme integrate per la produzione di bioenergia green – continua Alessandro Russo – e guardiamo al futuro credendo di poter fare sempre meglio, sfruttando le opportunità che le tecnologie offrono nell’ambito delle rinnovabili, in particolare fotovoltaico, agrivoltaico ma anche idrogeno”. L’ad ha ricordato le difficoltà affrontate dal gruppo nel corso di quest’anno, dall’inflazione in doppia cifra all’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia. E ha concluso: “Riteniamo essenziale insistere sugli investimenti, cresciuti anche quest’anno, che dal 2014 hanno superato i 1000 milioni di euro: un vero e proprio green new deal interamente dedicato al territorio, agli stakeholder, ai partner e ai cittadini che serviamo”.

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