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Inflazione: de Guindos (Bce), ‘calerà molto nel 2023 ma dinamica resterà forte’

Di Redazione |

Cernobbio (Como), 1 apr. “Il nostro approccio per ridurre l’inflazione al nostro obiettivo del 2% a medio termine rimarrà dipendente dai dati. Il nostro futuro percorso politico sarà determinato dalla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati in arrivo, dalla dinamica dell’inflazione sottostante e dalla forza della trasmissione della politica monetaria. Riteniamo che l’inflazione complessiva diminuirà considerevolmente quest’anno, mentre la dinamica dell’inflazione di fondo rimarrà solida”, ‘strong’ in lingua originale. Lo sostiene Luis de Guindos, vicepresidente della Bce, nel suo intervento al Forum Ambrosetti in corso a Cernobbio.

“Verso la fine del 2022 siamo usciti da un’inflazione mensile a due cifre nell’area dell’euro. L’inflazione è scesa, scendendo all’8,5% a febbraio, al 6,9% a marzo (stima flash), e ci aspettiamo che continui a diminuire costantemente grazie al calo dei prezzi dell’energia, all’allentamento delle strozzature dell’offerta e a un leggero apprezzamento dell’euro” aggiunge.

“In effetti, l’inflazione energetica ha raggiunto il picco nel 2022 e dovrebbe essere intorno allo zero o addirittura negativa quest’anno. Ma i fattori che contribuiscono all’inflazione stanno cambiando: l’inflazione dei beni industriali alimentari e non energetici raggiungerà probabilmente il suo picco solo nel 2023, sostenendo la pressione sull’inflazione core, che è salita al 5,7% a marzo (stima flash)” conclude.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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