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**Lavoro: Csc, in 20 anni salari reali in manifatturiero +24,3%**

Di Redazione |

Roma, 10 giu.-Tra il 2000 e il 2020 nel manifatturiero italiano i salari reali sono cresciuti del 24,3%, pressoché in linea con la variazione cumulata della produttività del lavoro (22,6%). Lo sottolinea una analisi del Centro Studi Confidustria che segnala come la crescita dei salari reali è stata simile a quella registrata in Francia e superiore a quella di Germania e Spagna.

Tuttavia – ricorda il Csc – “in questi paesi la produttività del lavoro è cresciuta ben più che in Italia (il doppio in Germania). Ciò implica una netta perdita di competitività per il nostro manifatturiero”. L’Italia tra il 2000 e il 2020 ha perso rispetto alla Germania 26,4 punti di competitività misurata in termini di CLUP (Costo del Lavoro per Unità di Prodotto), 26,8 rispetto alla media dell’Eurozona e “ciò implica una netta perdita di competitività per il nostro manifatturiero”.

La debole dinamica comparata della produttività, a fronte di guadagni salariali in linea o talvolta più ampi che altrove, ha comportato l’erosione della quota di valore aggiunto che va a remunerazione del capitale. Il rapporto tra Margine Operativo Lordo (MOL) e valore aggiunto nel manifatturiero italiano partiva nel 2000 sopra quello medio nell’Eurozona, ma dal 2004 è stabilmente sotto, con un divario pari a 3,6 punti nel 2020.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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