M5S: Grillo silura Conte, stoppa statuto e ritorna con Casaleggio/Adnkronos

Di Redazione / 29 Giugno 2021

Roma, 29 giu. “E’ ora?”. E’ la domanda che più rimbalza nelle chat grilline, dove è tornato a primeggiare il “game over”. Chat in ebollizione, mentre a Montecitorio si raccolgono capannelli di parlamentari, attoniti, arrabbiati, preoccupati. A far sperare in una soluzione pacifica, il silenzio del garante. Beppe Grillo infatti ci dorme su, tiene in stand by il video con cui ieri, in serata, minacciava di vomitare la sua rabbia, dopo la conferenza stampa in cui Giuseppe Conte aveva dettato le sue condizioni, invitandolo a fare il “padre generoso” e non il “padre padrone”. Toni e parole che avevano mandato il fondatore del Movimento su tutte le furie, tanto che, quando erano iniziate a circolare insistenti le voci di un video all’insegna dell’intramontabile ‘vaffa’, pontieri e big del M5S erano entrati in campo, in pressing su Grillo per fermarlo.

Il silenzio di oggi aveva fatto pensare ai più, big compresi, che il garante del Movimento si fosse convinto, che le trattative per uscire dallo stallo fossero riprese. “Il peggio sembra passato”, si lascia infatti sfuggire un ministro in mattinata. Il silenzio, per giunta, a quanto apprende l’Adnkronos sarebbe calato anche tra Conte e Grillo: zero contatti in tutto l’arco della giornata. Ma nel pomeriggio, come una doccia ghiacciata, arriva lo ‘schiaffo’ di Grillo, graffiante come pochi. Perché affonda sul lato personale (“non può risolvere i problemi, non ha la visione politica”) e rimette in pista Davide Casaleggio, dopo che per 4 mesi Conte si era speso anima e corpo per risolvere quella che i parlamentari bollavano come la “grana Rousseau”. Oggi torna Casaleggio, esce di scena Conte. Almeno per Grillo, perché nel Movimento sono in pochi a credere che l’ex premier si metterà da parte. La sua uscita di scena, o meglio la sua messa alla porta, potrebbe generare un esodo nei gruppi parlamentari: e questo anche a Marina di Bibbona, in queste ore, lo stanno tenendo in debita considerazione.

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