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Mafia: processo Lombardo, difesa conferma richiesta assoluzione ‘perché fatto non sussiste’
Catania, 16 nov. La richiesta di ‘assoluzione “perché il fatto non sussiste” dell’ex Governatore regionale siciliano Raffaele Lombardo è stata confermata, alla fine del suo intervento, dall’avvocata Maria Licata, ai giudici della Corte d’appello di Catania. Lombardo è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato. “La Procura generale sa non c’è una sola azione di Lombardo che possa essere contestualizzata all’interno dell’organizzazione criminale – dice la legale durante le repliche alla Procura generale- l’imputato può essere simpatico o antipatico ma non importa, nel processo dobbiamo dimostrare delle condotte. Servono delle prove”.
“E un fatto si trova seguendo il canone di oltre ogni ragionevole dubbio, non basta dire che il fatto si è verificato per affermare che si sia verificato”, dice. Ecco perché, alla fine, insiste sulla richiesta di assoluzione di Lombardo. Alla fine della requisitoria, nel febbraio scorso, l’accusa, rappresentata dai pg Sabrina Gambino e Agata Santonocito, aveva chiesto la condanna a sette anni e 4 mesi di carcere per l’ex Presidente della Regione siciliana.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA