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**Manovra: iter a riparo da ‘bandierine’ partiti, al via ‘consultazioni’ Draghi**

Di Redazione |

Roma, 29 nov. Gli incontri andranno avanti fino a mercoledì: oggi il M5S ha ‘aperto le danze’, domani toccherà a Lega, Pd e Fi, per chiudere mercoledì con le forze politiche minori, ovvero Coraggio Italia, Iv, Leu e Autonomie. Il premier Mario Draghi tenta di blindare la manovra alla grande prova del percorso parlamentare, un iter da sminare affinché la legge di bilancio non rischi la palude e non finisca in ostaggio degli ‘appetiti’ delle forze politiche. Il rischio ‘bandierine’ c’è ed è altissimo, la fase politica estremamente delicata. Draghi si pone all’ascolto in un clima che il capodelegazione del M5S, Stefano Patuanelli, al termine dell’incontro definisce “sereno e proficuo”, l’impostazione della manovra “è condivisa”. Ma pur sempre migliorabile.

I 5 Stelle chiedono di superare il limite Isee sul superbonus alle ‘villette’, ora fissato a 25mila euro, il premier ascolta ma non si pronuncia: tuttavia qualcosa, nelle prossime ore, potrebbe cambiare, sostengono fonti del Mef. Sul reddito di cittadinanza, invece, Patuanelli chiarisce che il Movimento ha già avuto da Draghi, nel corso dell’incontro, le rassicurazioni che cercava, ovvero non verranno apportate modifiche aggiuntive, è sufficiente il giro di vite sui controlli messe a punto dal governo.

Il M5S appare soddisfatto. Eppure, a dispetto dei toni, la pioggia di emendamenti dei grillini racconta altro: ben 950 le proposte di modifica, snocciola i numeri la capogruppo al Senato Mariolina Castellone, pur sottolineando “lo spirito collaborativo” dell’iniziativa. E c’è chi è pronto a scommettere che anche le altre forze di maggioranza non saranno da meno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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