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Milano: Teatro Scala festeggia 80 anni di Botta, autore trasformazione strutture

Di Redazione |

Milano, 31 mar. Il Teatro alla Scala augura buon compleanno all’architetto Mario Botta che il 1 aprile compie 80 anni. In una nota, il teatro milanese celebra il protagonista della trasformazione strutturale del teatro nel nuovo millennio; un processo che in poco più di 20 anni ha rinnovato spazi e funzioni di una delle macchine teatrali più imponenti e complesse del mondo e che sta oggi è alle sue battute conclusive: le opere in muratura della nuova palazzina di Via Verdi sono completate e i lavori agli impianti e alle rifiniture procedono speditamente.

L’intervento di Botta, ricorda la Scala, inizia nel 2002 come parte della grande operazione di restauro e rinnovamento condotta dall’aprile del 2002 al dicembre 2004 e articolata in tre parti: restauro conservativo dell’area monumentale, a cura dell’architetto Elisabetta Fabbri, rifacimento del palcoscenico con rimozione del vecchio palco di Secchi curato dal direttore degli allestimenti scenici Franco Malgrande e ristrutturazione della torre scenica con creazione di nuovo volumi (l’ellisse) firmata appunto da Mario Botta insieme allo studio dell’architetto Emilio Pizzi.

Se l’intervento del 2002-2004 investiva direttamente la facciata, il nuovo cantiere si svolge tutto dentro il profilo della via Verdi e vuole dare risposta architettonica ai problemi di potenziamento ingegneristico dei servizi e delle attrezzature sceniche.

La nuova torre ricorda, per lo sbalzo, la Torre Velasca e richiama a una Milano medioevale. Il linguaggio è quello tipico dell’architetto ticinese: geometrie precise, alternanza di pieni e vuoti e cura nel rivestimento. Come per la torre scenica nel 2004, si è scavato diciotto metri al di sotto del suolo (gli ultimi metri sono sotto il livello della falda acquifera) e si arriverà all’altezza della torre stessa (circa 36 metri fuori terra).

Complessivamente sono sei piani sotterranei e undici fuori terra. I piani sotterranei sono in gran parte occupati da un unico spazio, la sala prove per l’orchestra, con una superficie di circa 310 metri quadri e alta 14 metri. Le dimensioni e l’altezza della sala, appositamente concepite dal punto di vista acustico con la consulenza del noto progettista acustico Yasuhisa Toyota, consentiranno di avere il miglior risultato musicale per le prove e di poter utilizzare tale ambiente anche come sala d’incisione. Il palcoscenico diventa invece ancora più profondo raggiungendo la misura record di 70 metri con la creazione di un’area in cui sarà possibile eseguire il montaggio/smontaggio delle scene senza disturbare le attività di prova o spettacolo in corso.

La nuova palazzina include inoltre una nuova sala prove ballo dalla superficie di circa 150 metri quadri, posta all’ultimo piano dell’edificio.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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