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**Arte: è morto Jorgen Sorensen, lo scultore danese che amava l’Italia** (2)

Di Redazione |

La sua mostra più recente è “L’uomo con il cane” che tra la primavera e l’estate del 2021 è stata ospitata a Prato, in spazi iconici del centro storico. Nei cani dello scultore danese emergono la ferocia, la mancanza di vergogna, l’assenza di moralità: è un’umanità senza regole e leggi. “Non vuol essere una denuncia, ma una constatazione della fragilità dell’essere umano”, dichiarò Sørensen. La tecnica di modellare sperimentata da Sorensen mette in risalto le tracce delle dita delle mani, che rendono la superficie frastagliata e quasi sconnessa: come sopravvissuti, i corpi si manifestano tormentati, quasi dilaniati nella materia.

Ha realizzato opere con molti materiali: creta, gesso, alluminio, polietilene, vetro, resina, stoffa, ceramica, ferro, bronzo, marmo e granito. Una grande mostra retrospettiva dal titolo “The Crowd-La Folla”, curata da Bruno Corá e Lars Kærulf Møller, si è tenuta a Pietrasanta nel 2017. L’esposizione, dedicata ai lavori più recenti dello scultore in ceramica, bronzo e marmo insieme ad una antologica, è stata un omaggio alla lunga relazione di Sørensen con la Versilia. Fulcro della mostra il bronzo monumentale “The Crowd”, donato a Pietrasanta dalla New Carlsberg Foundation, insieme a “The Shadow”, realizzato grazie al supporto della Danish Arts Foundation.

Le opere di Jørgen Haugen Sørensen riflettono, con uno stile crudo e spesso brutale, la sua personale visione della condizione umana, catturano e raccontano i temi fondamentali della vita e della morte, dell’amore e della sofferenza utilizzando la scultura come linguaggio elettivo. Il suo modo di modellare è libero da ogni accademismo e dall’attaccamento ad un linguaggio univoco, ma fluisce e accade seguendo il suo immaginario. Il corpo – umano o animale che sia – o parti di esso, è il suo soggetto privilegiato e lo ritrae nella sua realtà e nudezza, grottesco, mostruoso, riflettendo la verità, a volte crudele, del genero umano, senza giudicare però, anzi comunicando un sentimento di vicinanza e partecipazione, una sensibilità nei confronti dell’epoca in cui tutti viviamo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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