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**Mattarella: le onorificenze a eroi quotidiani, aver cura Repubblica non è buonismo da libro Cuore**

Di Redazione |

Roma, 26 dic. “Tutti siamo chiamati ad avere cura della Repubblica, non è un compito soltanto delle rappresentanze politiche o di chi esercita funzioni di governo. La Repubblica vive dell’esercizio delle responsabilità da parte di ciascun cittadino: ognuno faccia uso dei suoi diritti e adempia ai suoi doveri”. Perciò “preoccuparsi del bene comune, preoccuparsi degli altri, non è un’espressione buonista, da libro ‘Cuore’. È piuttosto l’esser consapevoli che la convivenza è questione comune; significa rendersi conto che è necessario attivarsi concretamente perché la società si sviluppi positivamente per il suo progresso in tutti i settori. Perché la solidarietà consente al Paese di crescere e progredire”.

Parole alle quali, come in tanti altri casi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato seguito con iniziative concrete, conferendo ogni anno, sin dai primi mesi del suo mandato, le Onorificenze al merito della Repubblica italiana (Omri) a cittadine e cittadini che si sono distinti per l’impegno nella solidarietà, nel volontariato, per l’attività in favore dell’inclusione sociale, nella cooperazione internazionale, nella promozione della cultura, della legalità, del diritto alla salute e dei diritti dell’infanzia.

Complessivamente 222, ai quali aggiungere i 57 che in diversi ruoli, professioni e per provenienza geografica si sono resi protagonisti nel servizio alla comunità durante l’emergenza del coronavirus e i 179 giovani ‘Alfieri della Repubblica’ premiati per meriti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche o sportive nonché per l’impegno nel volontariato o per singoli atti o comportamenti ispirati ad altruismo e solidarietà. Oltre alle 16 targhe assegnate come premio per azioni collettive.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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