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**Quirinale: Draghi in campo, ‘governo avanti indipendentemente da chi c’è’**

Di Redazione |

Roma, 22 dic.Dribbla ma non troppo. Alla fine la domanda delle domande -quella sulla partita quirinalizia ormai giunta a un passo dal fischio di inizio- finisce per ‘cannibalizzare’ gran parte della tradizionale conferenza di fine anno. Con tanto di ‘siparietti’ con i cronisti, interessati soprattutto a sondare il futuro di Mario Draghi e l’ipotesi Colle. “Le domande sul mio futuro? Non è che non mi piacciono, è che non ho risposte. L’importante è vivere il presente. Questo governo ha lavorato sul presente, senza chiedersi cosa c’è nel futuro”, risponde il presidente del Consiglio a uno dei tanti interrogativi sul tema.

Ma alla fine apre più di uno spiraglio Draghi, ricordando che è un uomo, o ancor meglio un nonno, al servizio delle istituzioni. Se il 3 febbraio scorso rispose alla ‘chiamata’ di Sergio Mattarella a una delle sfide più complesse da affrontare -guidare il paese alle prese con una pandemia che ha messo in ginocchio il mondo intero- Draghi potrebbe rispondere ‘presente’ anche al Parlamento, semmai le Camere dovessero offrirgli la possibilità di succedere al Capo dello Stato. Intanto, il ‘grosso’ del lavoro, a suo giudizio, è stato fatto: “Questo esecutivo ha fatto molto di quel che era stato chiamato a fare. Fondamentale è stato il sostegno delle forze politiche. I miei destini personali non contano assolutamente niente. Non ho particolari aspirazioni di un tipo o dell’altro, sono un uomo, se volete un nonno, al servizio delle istituzioni”.

“Abbiamo conseguito tre grandi risultati. Abbiamo reso l’Italia uno dei paesi più vaccinati del mondo – snocciola il presidente del Consiglio – abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e raggiunto i 51 obiettivi; abbiamo creato le condizioni perché il lavoro sul Pnrr continui”. Ma dice di più, Draghi. “Il governo ha creato queste condizioni indipendentemente da chi ci sarà: l’importante è che il governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto questo governo, ed è la più ampia possibile”. Il punto di non ritorno è un suo sfaldamento: deve rimanere compatta, anche e soprattutto di fronte a una delle sfide più ardue, quella del Colle, da sempre campo di battaglia e terreno fertile per franchi tiratori.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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