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**G20: i Grandi ‘abbracciano’ camici bianchi, strada in salita su clima, pressing Draghi**

Di Redazione |

Roma, 30 ott. Sull’immagine più bella non c’è alcun dubbio: i medici e gli infermieri in prima linea nella lotta al Covid che irrompono sulla scena della tradizionale foto di famiglia, accolti dal caloroso applauso e dai sorrisi dei Grandi del mondo. Il presidente americano Joe Biden si presta ai selfie, la cancelliera Angela Merkel e la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen si intrattengono coi camici bianchi dell’ospedale Spallanzani e dell’hub vaccinale di Fiumicino. E’ lo scatto ma anche il momento più simbolico di questa prima giornata del G20 a Roma, finalmente in presenza, dedicata a economia e salute. Tutto fila liscio -per logistica e sul fronte della sicurezza- ma qualcosa si inceppa nel confronto tra i leader.

Niente di inatteso, a dirla tutta. Che il clima sarebbe stato l’ostacolo più grande da superare era già scritto, con India e Cina che remano contro, chiedono ‘tempi supplementari’ per centrare l’obiettivo delle emissioni zero. Nonostante da tutti considerato una ‘minaccia esistenziale’, le voci sulla bozza del documento finale sul clima lasciano poco spazio all’ottimismo: la data del 2050 rischia di non figurare nel documento, anche sulle azioni concrete da adottare per fermare il surriscaldamento del pianeta sotto 1,5 gradi ci sarebbe stallo. “Il confronto è serrato e la partita è ancora aperta”, assicura chi è vicino al negoziato.

Fonti di Palazzo Chigi gettano acqua sul fuoco: “Le bozze finora trapelate sono versioni preliminari”, gli sherpa “sono al lavoro” e continueranno “per tutta la notte”. E ancora: “Il lavoro degli sherpa proseguirà a lungo, come è normale che avvenga. Il drafting è un esercizio molto complesso e le bozze circolate – ribadiscono le stesse fonti – sono preliminari”. Ma il rischio che da Roma non venga servito l’assist a Glasgow, dove lunedì si aprono i lavori del Cop26, c’è tutto. Anche se Draghi tenterà sino all’ultimo di portare a casa il risultato. Intanto ne incassa un altro, affatto secondario: l’accordo sulla minimum tax per le multinazionali.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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