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**L.elettorale: Borghi (Pd), ‘non si fa a sportellate, quadro chiaro dopo elezione Colle’**

Di Redazione |

Roma, 22 ott. Enrico Borghi, deputato Pd e membro della segreteria di Enrico Letta, ha un’opinione precisa sul dibattito attorno al proporzionale che si è aperto tra i dem. In particolare dopo la riunione di Base Riformista, area Guerini-Lotti, a cui lo stesso Borghi ha partecipato. E l’opinione dell’esponente Pd è che prima dell’elezione del presidente della Repubblica è inutile mettersi a discutere di legge elettorale. Legge che però dovrà essere modificata, pena la mancanza di rappresentatività dopo il taglio del numero dei parlamentari. “Si rischia di avere commissioni senza rappresentanti dell’opposizione”.

Alfieri, coordinatore di Base Riformista, ha detto all’Adnkronos che ‘è arrivato il momento di ragionare sul proporzionale’, è così? “La mia opinione è che, innanzitutto, ogni cosa va fatta a suo tempo. Secondo, che l’impianto della legge elettorale è direttamente connesso con il quadro che seguirà l’elezione del presidente della Repubblica. Il percorso è chiaro: legge di bilancio, elezione del presidente della Repubblica e poi legge elettorale”.

Una riforma che è indispensabile, spiega Borghi all’Adnkronos: “La riforma delle legge elettorale si impone a seguito del taglio del numero dei parlamentari. Questo è stato un elemento fondante del programma del Conte 2 perché con la riduzione del numero dei parlamentari” si determina una distorsione ‘iper maggioritaria’ e quindi “non viene garantita la rappresentatività: rischieremmo di avere molte commissioni in cui l’opposizione sarebbe esclusa”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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