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**Milano: carabinieri, ‘video Navigli ai pm, intervenuti per rissa’**

Di Redazione |

Milano, 28 giu. Ieri mattina alle 5.46 i carabinieri di Milano “sono intervenuti su richiesta dei militari dell’Esercito, impiegati nell’operazione Strade Sicure, che hanno richiesto ausilio per una rissa nei pressi del McDonald’s che coinvolgeva oltre 20 giovani, in concomitanza con l’orario di chiusura”. Con una nota, il comando provinciale di Milano interviene a proposito del video, diventato virale su alcuni social, che documenta le manganellate contro un gruppo di ragazzi, una situazione denunciata da una giovane su Instagram, presente al McDonald, come un ‘abuso di potere’. I video diffusi “sono stati trasmessi all’Autorità giudiziaria e sono in corso ulteriori approfondimenti anche in relazione alle circostanze nelle quali è maturato l’intervento, vissute con disagio da tempo dai residenti della zona”.

Dalla ricostruzione dei fatti, spiega la nota dei carabinieri, “risulta che i militari intervenuti sono stati impossibilitati ad effettuare le operazioni di identificazione, nonostante le richieste di collaborazione, in quanto i giovani reagivano, brandendo bottiglie e lanciandole verso i militari. Nelle conseguenti azioni di contenimento, una ragazza ha riportato una contusione alla testa ed è stata portata in codice verde in ospedale per le cure del caso, venendo dimessa nel corso della stessa mattinata con una prognosi di guarigione cinque giorni”.

Uno dei giovani, continua, “è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, avendo scagliato delle bottiglie contro i militari e tentato di lanciare anche un tombino che aveva divelto dal manto stradale. L’arrestato, che girava intorno ai carabinieri su di un monopattino suonando il campanello, è stato successivamente riconosciuto dai militari dell’Esercito come uno dei partecipanti alla rissa, che aveva precedentemente tentato tra l’altro, di sfilare lo sfollagente in dotazione ad uno dei militari dell’Esercito”. Un altro giovane “è stato denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale, inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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