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Alluvione Marche, Sabatini (Camera commercio): “Bilancio provvisorio, almeno 2mila imprese colpite, serve liquidità”

Di Redazione |

Ascoli Piceno, 22 set. (Labitalia) – “Al momento, ma è un bilancio assolutamente provvisorio, abbiamo circa 2mila aziende colpite. Ma stiamo ancora procedendo con la compilazione delle schede predisposte dalla Regione per la quantificazione dei danni alle aziende. E su questo faccio un appello alle associazioni di categoria affinchè aiutino le imprese su questo punto. Più saremo volici e precisi nella compilazione, prima avremo un quadro preciso e prima cercheremo di mettere in campo delle misure efficaci”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche, traccia un primo bilancio dei danni alle imprese causato dall’alluvione dei giorni scorsi nelle Marche. “Siamo vicini alle famiglie delle vittime e alla comunità colpite -ha sottolineato Sabatini- da questa calamità, non le lasceremo sole. Noi nella giunta straordinaria di lunedì scorso abbiamo stanziato un milione di euro per supportare le aziende coinvolte e stiamo cooperando con la Regione, la protezione civile e i volontari in tutte le operazioni necessarie al supporto delle aziende. Nessuno deve essere lasciato solo”. E Sabatini ha chiarito che “stiamo operando di concerto con la Regione per la quantificazione dei danni alle aziende e anche per supportarne la ripresa produttiva. In questo momento più che mai alle aziende serve liquidità. Noi nelle Marche abbiamo imprese resilienti, che superano terremoti, alluvioni, Covid ma poi la stanchezza si sente. E per questo le imprese hanno bisogno di fondi ma anche di un po’ di burocrazia in meno”, ha continuato. E Sabatini è preoccupato sulla necessità che i fondi arrivino il prima possibile alle imprese per ripartire. “Faccio un appello all’Abi: in questo momento si cerchi di garantire un accesso più veloce per le imprese colpite dall’alluvione ai fondi stanziati dalla Camera di commercio e dalla Regione. Chiedo che almeno temporaneamente ci siano meno limitazioni di accesso per quelle aziende che hanno rate di prestiti non pagati o che sono sovra indebitati per il Covid”, ha sottolineato.

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