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Anno giudiziario: Milano, aumento di morti sul lavoro e femminicidi

Di Redazione |

Milano, 28 gen. Nel Distretto di Milano “si registra un forte aumento di reati connessi alla indebita percezione di contributi, in materia di inquinamento e rifiuti, in materia di infortuni sul lavoro con esito mortale; purtroppo ancora molto aumentati gli omicidi con vittime di sesso femminile”. E’ quanto emerge nella relazione del procuratore generale di Milano, Francesca Nanni, illustrata in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Il territorio della Città metropolitana di Milano segna il più elevato numero di furti (95.269 denunce, 2.943 ogni 100mila abitanti), in particolare nei negozi (7.218, 223 ogni 100mila abitanti) e nelle auto in sosta (10.573, 326 ogni 100mila abitanti). La Città metropolitana è settima per denunce di violenze sessuali, seconda per rapine in pubblica via, terza per associazioni per delinquere”.

Nel capoluogo lombardo “si conferma il trend in calo dei reati: confrontando i dati del 2021 con quelli del 2019, prima della pandemia, si registra una diminuzione generalizzata in termini di quantitativi degli illeciti”. Un andamento “confermato in tutte le aree metropolitane” del Paese: “Milano, per esempio, ha messo a segno un -11,8%, mentre Roma e al -6,8%; Firenze, Venezia e Bologna sono le grandi città con la flessione più marcata, pari al -24,6%, -17,8% e -15,3%”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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