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Assofond: Fabio Zanardi nuovo presidente, ‘costi materie prime tra sfide da affrontare’ (2)

Di Redazione |

L’assemblea annuale di Assofond, dal titolo “Le fonderie fra ripresa e transizione”, tenutasi in presenza nella giornata di oggi, ha riunito dopo quasi due anni oltre 200 persone fra rappresentanti delle fonderie associate e delle altre imprese della filiera presso Villa Corte Peron a Marmirolo, in provincia di Mantova.

In occasione dell’appuntamento, oltre al rinnovo delle cariche associative, si è fatto il punto sui temi chiave per il settore in un momento caratterizzato da un clima di forte incertezza. Superata di slancio la pandemia – nei dodici mesi che vanno da settembre 2020 ad agosto 2021 l’indice della produzione industriale delle fonderie è stato superiore ai valori fatti segnare nell’ultimo anno pre-pandemia, il 2019, e solo di poco inferiore al dato del 2018, uno degli anni migliori in assoluto per il settore – le fonderie si trovano ad affrontare grandi incognite già fortemente impattanti nell’immediato ma probabilmente destinate ad avere effetti strutturali nel medio-lungo periodo: ”La prima, – ha sottolineato Zanardi – è rappresentata dagli alti costi e dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Una situazione che dura ormai da qualche mese e ci sta creando non pochi problemi”.

La seconda contingenza ”che è invece esplosa nelle ultime settimane, è quella relativa ai costi insostenibili per le commodity energetiche. Una situazione complicata per tutti, tanto più per imprese energivore come le nostre”. Un terzo fattore critico, forse oggi oscurato dalle contingenze appena citate, ”è la disponibilità e la competenza del capitale umano, che inevitabilmente porta con sé tutte le complessità di un mondo in costante e rapido cambiamento, e che è un fattore determinante del successo di qualsiasi industria. Il tutto va necessariamente e urgentemente legato alla transizione ecologica e agli obiettivi che l’Europa si è data con il pacchetto “Fit for 55”, che inevitabilmente alza il livello di complessità essendo fortemente correlata non solo alla sostenibilità ambientale, ma anche a quella economica e sociale. La voce di Assofond, insieme a quella delle altre associazioni di fonderie europee, è la più autorevole per quanto riguarda gli aspetti di transizione nel nostro specifico settore. Dovere di Assofond è quindi farsi parte attiva di questo processo di transizione, come peraltro già iniziato dal mio predecessore, esercitando la propria autorevolezza con competenza, chiarezza e trasparenza, individuando e proponendo azioni, tecnologie e tempistiche che aiutino le istituzioni a intraprendere direzioni veramente sostenibili a 360 gradi”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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