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Capone (PoliMi): “L’Axe Lab Ericsson accelererà trasformazione software delle reti”

Di Redazione |

Roma, 26 lug. L’Axe Lab di Ericsson “accelererà la trasformazione software delle reti”. A delineare l’orizzonte tecnologico é il professore Antonio Capone, ordinario di Tlc e preside della Scuola di Ingegneria Industriale e dell’Informazione del Politecnico di Milano, intervistato dall’Adnkronos sul nuovo importante laboratorio tecnologico di ricerca della multinazionale Ericsson che ha deciso di investire a Pagani con un polo hardware e software che potrà essere un motore di sviluppo per la trasformazione delle reti verso una infrastruttura virtualizzata.

Membro del gruppo strategico Polimi2040 e direttore dell’Advanced Network Technologies Laboratory del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria (Deib), Capone argomenta che “nonostante il calo di investimenti negli anni per la mancanza in Italia di grandi player – e visto che i campioni nazionali che c’erano nel secolo scorso non sono sopravvissuti alla competizione fortissima del settore – adesso é importante mantenere in Italia la presenza di multinazionali” del calibro di Ericsson”.

Anche perché, sottolinea, “il mercato delle Tlc negli ultimissimi anni sta avendo una evoluzione molto interessante proprio per l’aggiornamento di lab come quello di Ericsson”. “Ciò che si é visto negli ultimi anni, essendo quello delle Tlc un settore ad altissima tecnologia, é che si tende a concentrare in pochissime aziende a livello mondiale la capacità di reggere un mercato competitivo. Tuttavia -spiega Capone- quello che a creato questo fenomeno – che era fondamentalmente legato a piattaforme hardware e apparati particolarmente sofisticati – non é scomparso ma le Tlc si stanno sempre più trasformando in un sistema che si basa su piattaforme hardware di tipo generale e software di tipo specializzato”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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