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Cinema: addio a Cara Williams, una delle ultime attrici dell’età dell’oro di Hollywood

Di Redazione |

Los Angeles, 13 dic. – Cara Williams, una delle ultime attrici statunitensi rimaste dell’età dell’oro di Hollywood e candidata all’Oscar per la sua interpretazione nel film “La parete di fango” (1958) di Stanley Kramer, è morta a Beverly Hills all’età di 96 anni. La notizia della scomparsa, avvenuta il 9 dicembre, è stata confermata a “Variety” dalla figlia Justine Jagoda e dal pronipote Richard Potter.

“Non solo era un’attrice scintillante con un impeccabile tempismo comico, ma era anche divertente, sopra le righe, dal cuore caldo e amorevole”, ha detto Jagoda a “Variety”. “Poteva far ridere e sorridere chiunque avesse una brutta giornata. Era tutto ciò che si può desiderare in una madre e anche di più. È triste perdere una donna di quest’epoca incredibile”.

Nata come Bernice Kamiat da genitori immigrati ebrei a New York il 29 giugno 1925, la Williams iniziò a lavorare come attrice quando era bambina. Dopo che i suoi genitori divorziarono, si trasferì a Hollywood con la madre e iniziò a frequentare la Hollywood Professional School, realizzando doppiaggi per cortometraggi di cartoni animati. All’età di 16 anni fu scritturata dalla 20th Century-Fox e cominciò ad apparire in piccole parti. Nel 1944 apparve nelle pellicola “Nel frattempo, cara” e “Vertigine” di Otto Preminger (1944). Nel 1947 recitò in “Boomerang – L’arma che uccide” di Elia Kazan, seguito da “Governante rubacuori” (1948) di Walter Lang, “Suggestione” (1948) di Claude Binyon e “I bassifondi di San Francisco” (1949) di Nicholas Ray.

Tra gli altri suoi film “Donne… dadi… denaro” (1956) di Roy Rowland e “Quando l’amore è romanzo” (1957) di Michael Curtiz, fino a “La parete di fango” (The Defiant Ones), recitando con Sidney Poitier e Tony Curtis: ottenne una nomination all’Oscar nella categoria della migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione della madre vedova. Interprete di una sessantina di titoli, tra i successivi “Gangster, amore e una Ferrari” (1959) di Charles Lederer, “Il piede più lungo” (1963) di Frank Tashlin, “Le mogli” (1971) di George Schaefer e “Sfida a White Buffalo” (1977) di John Lee Thompson

Cara Williams sposò Alan Gray nel 1945: i due ebbero una figlia prima di divorziare dopo due anni. Nel 1952 sposò l’attore John Drew Barrymore, figlio di John Barrymore e dal loro matrimonio è nato l’attore John Blyte Barrymore. Dopo il divorzio nel 1959, Williams sposò l’immobiliarista di Los Angeles Asher Dann nel 1964: i due sono rimasti sposati fino alla morte del marito nel 2018 all’età di 83 anni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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