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Corruzione: Montante, ‘colonnello Gdf non mi chiese assunzione figlia, lo seppi solo dopo’

Di Redazione |

Caltanissetta, 3 dic. “Il colonnello Ardizzone della Guardia di Finanza non mi ha mai chiesto l’assunzione della figlia al Cofidi, lo appresi solo dopo che fu assunta”. Lo ha detto l’ex presidente degli industriali siciliani Antonello Montante rispondendo, nel corso del controesame, all’avvocato Giuseppe Dacquì che difende l’ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, il colonnello Gianfranco Ardizzone, imputato nel processo d’appello sul ‘Sistema Montante’. Nei giorni scorsi, l’ex assessore regionale Marco Venturi, ex amico e oggi uno dei più grandi accusatori di Montante, deponendo nel troncone principale del processo ordinario, aveva dichiarato: “mi chiese se potevo assumere la figlia che si era trasferita da poco a Caltanissetta. Dissi che non potevo. Chiamai Massimo Romano (un imprenditore ndr) e gli chiesi se aveva disponibilità, poi so che l’assunse al consorzio Cofidi di Caltanissetta”.

Nel processo di primo grado, il colonnello Ardizzone, parlando dell’assunzione della figlia al Cofidi aveva detto che la congiunta “fu assunta al Cofidi per capacità personali”. Il colonnello aveva poi sostenuto “l’assoluta buonafede” nei suoi rapporti con Antonello Montante, Marco Venturi e Massimo Romano: “Per me erano dei galantuomini”. Ardizzone spiegò poi come Montante fosse considerato “una persona per bene” anche dai sui superiori. Bisognava stare vicino a “questi imprenditori” e “favorire questo clima di legalità”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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