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Dalle Mura Aureliane alla riva del Tevere, ecco ‘Caput Mundi’ gli interventi del Pnrr per Roma e Lazio

Di Redazione |

Roma, 28 giu. Dal restauro e valorizzazione delle Mura Aureliane alla riqualificazione della riva sinistra del Tevere, dagli interventi su ville storiche, chiese, aree archeologiche e i Fori al Museo diffuso di Testaccio. Sono solo alcuni dei 335 interventi su 283 siti archeologici/culturali, che verranno realizzati da vari soggetti attuatori nell’ambito del progetto ‘Caput Mundi’ che sfrutta così l’opportunità del Pnrr in coincidenza con il Giubileo 2025. Le misure sono state presentate nel corso di una conferenza stampa dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia e dal commissario straordinario per il Giubileo e sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Sei le linee di intervento di ‘Caput Mundi’: il ‘patrimonio culturale di Roma per Eu-Next Generation” con la rigenerazione e il restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico architettonico della città di Roma; i ‘percorsi Giubilari 2025’, dalla Roma Pagana alla Roma Cristiana, finalizzati alla valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico, restauro di luoghi e di edifici di interesse storico e percorsi archeologici; ‘la città condivisa’, patrimonio storico, archeologico e culturale per riqualificare sistematicamente il contesto urbano ed extraurbano; ‘Mi tingo di verde’, che riguarda parchi, giardini storici, ville e fontane); ‘A mano tesa’, finalizzata ad incrementare l’offerta culturale nelle periferie per favorire l’integrazione sociale e ‘Roma 4.0’, che prevede la digitalizzazione dei servizi culturali e lo sviluppo di siti e app per turisti.

“Gli interventi devono essere conclusi nel 2026”, ha detto Gualtieri sottolineando l’impegno affinché i “progetti più legati al Giubileo siano tutti completati” in tempo per l’appuntamento. Basti pensare ai numerosi progetti legati alle chiese o al recupero dell’ex Dazio di via Ardeatina per i servizi pellegrinaggi al Divino Amore. L’obiettivo non è solo intervenire in siti simbolo, come ad esempio avverrà a Villa Borghese, Villa Doria Pamphili, Piazza del Popolo, Circo Massimo, Villa Sciarra, ma anche in zone meno conosciute e più periferiche di Roma, come il parco archeologico di Centocelle, la Caffarella, l’area archeologica Sud Ovest della Città dello Sport a Tor Vergata, e nel Lazio.

Solo per fare qualche esempio, interventi sono previsti alla necropoli di Sutri, alla villa di Domiziano a Sabaudia, a Bomarzo, al Torrione di Anguillara. Il patrimonio sarà valorizzato puntando anche sull’innovazione: tra le misure previste la valorizzazione di alcuni siti con tecnologia digitale e app con servizi di prenotazione e bigliettazione e social.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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