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Deejay morta: Procura Patti, ‘nessun estraneo ha avuto un ruolo nella morte di Viviana e Giole’

Di Redazione |

Palermo, 29 lug. “Nessun soggetto estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato o indiretto” nella morte di Viviana Parisi e del figlio Gioele Mondello. A metterlo, nero su bianco, è il Procuratore capo di Patti (Messina) Angelo Vittorio Cavallo, che ha chiesto l’archiviazione dell’indagine. “L’Ufficio, a prescindere dai risultati degli accertamenti tecnici, sin dal primo svolgersi delle indagini, ha inteso operare un controllo capillare su tutti i soggetti a qualunque titolo “gravitanti” nella zona, al fine di poter escludere in modo certo e sicuro qualunque loro coinvolgimento nella vicenda – dice – A tale proposito sono stati identificati, controllati, assunti a s.i.t. ed intercettati per lungo tempo tutti i raccoglitori del sughero, gli allevatori ed i soggetti comunque presenti nella zona. Le dichiarazioni di tali soggetti sono apparse lineari, coerenti, scevre da contraddizioni di sorta, riscontrandosi reciprocamente, sulla presenza in zona e sui successivi spostamenti, non facendo emergere alcun elemento di sospetto o di dubbio, e confermando la loro completa e totale estraneità ai fatti: nessuno di loro ha mai visto, né tanto meno incontrato Viviana ed il figlio Gioele”.

Sono stati acquisiti i relativi tabulati telefonici nel periodo temporale compreso fra i giorni 3 – 19 agosto 2020, “al fine di verificare la compatibilità degli spostamenti compiuti in quel periodo con le dichiarazioni rese agli investigatori”. Dal loro esame non sono emersi elementi di “allarme” di alcun tipo, o comunque circostanze in contrasto con quanto riferito alle Forze dell’Ordine.

Anche le conversazioni intercettate (telefoniche ed ambientali), protrattesi per un periodo assai lungo, a partire dall’8.8.2020 fino a tutto il novembre 2020, “non solo non hanno fatto emergere alcun elemento di particolare “allarme” rispetto a quanto in precedenza dichiarato da tali soggetti, ma, al contrario, hanno dimostrato la assoluta genuinità e buona fede di tutte le loro propalazioni sui fatti”. “L’intera vicenda, in realtà, è ascrivibile in modo esclusivo alle circostanze di tempo e di luogo, al comportamento ed alle condotte poste in essere da Viviana Parisi e al suo precario stato di salute, purtroppo non compreso sino in fondo, in primo luogo da parte dei suoi familiari più stretti”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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