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Ecco i 21 progetti pilota previsti dal Pnrr per i Borghi

Di Redazione |

Il Piano di rilancio dei Borghi previsto dal Pnrr, presentato al Mic, prevede il varo di 21 progetti pilota cui indirizzare l’investimento di 20 milioni di euro ciascuno. Sono stati presentati, inoltre, progetti per il rilancio di 250 borghi previsto dal Pnrr. Sono due quindi le linee di azione con 420 milioni di euro a 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome e 580 milioni di euro ad almeno 229 borghi selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni. Linee d’azione illustrate dal ministro della Cultura Dario Franceschini alla presenza del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, del presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, della Coordinatrice della Commissione Cultura alla Conferenza delle Regioni, Ilaria Cavo, e a Giuseppe Roma, componente del Comitato Nazionale Borghi del Mic. Ecco nel dettaglio i 21 progetti pilota selezionati dalle Regioni:

Abruzzo: ‘Rocca Calascio Luce d’Abruzzo’. Il progetto prevede il restauro e la conservazione del sito di Rocca Calascio, comune in provincia dell’Aquila, insieme alla realizzazione di un albergo diffuso nei palazzi chiusi e semi abbandonati, di un’area per il campeggio e la sosta dei cavalli lungo il percorso dell’Ippovia e di alcuni servizi elementari totalmente mancanti. Quest’ultimo aspetto è tra quelli che incidono di più nell’invertire il processo di spopolamento, fine ultimo del progetto.

Basilicata: il borgo di Monticchio Bagni, nel comune di Rionero in Vulture in provincia di Potenza, verrà interessato da un progetto che vedrà coinvolti il Dipartimento per le Culture Europee del Mediterraneo e la Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell’Università di Basilicata, insieme alla Direzione Regionale Musei, nell’attrarre residenzialità a medio termine attraverso l’insediamento di attività didattiche e di ricerca, iniziative di scambi internazionali, laboratori, spazi di co-working e incubazione di start-up innovative, stimolate anche dai recenti fenomeni del south-smartworking e del nomadismo digitale. L’attrattività sarà inoltre potenziata da micro-infrastrutture per il tempo libero.

Calabria: ‘Gerace, porta del sole’. Il comune di Gerace, in provincia di Reggio Calabria, verrà interessato da interventi in grado di incidere sul recupero del patrimonio culturale e sul miglioramento della sua fruizione e accessibilità, facendo sì che la cultura del luogo divenga una ricchezza condivisa, e dalla realizzazione di strutture e servizi capaci di rendere il borgo attrattivo, attento ai bisogni sia della comunità che del visitatore. Saranno attuati interventi di carattere digitale insieme al recupero di edifici storici, che diventeranno parte di un itinerario culturale e al contempo contenitori di servizi in grado di rivitalizzare il borgo.

Campania: ‘Sanza: il borgo dell’accoglienza’. Elemento centrale del progetto è un sistema di albergo diffuso situato nel borgo antico del comune di Sanza, in provincia di Salerno, con camere e servizi dislocati in diversi edifici, in modo da garantire gli assi portanti del progetto: accoglienza turistica; residenza e spazi laboratoriali; residenze d’artista; residenza e spazi per terza età. Un luogo pensato anche per il creative social coworking, con lo sviluppo di progetti imprenditoriali che ospitino professionisti in un ambiente che non è solo lavorativo ma anche comunitario. Nell’ottica della sostenibilità, specifiche linee guida renderanno il progetto a basso impatto ambientale, regolando il riciclo eco-compatibile dei rifiuti urbani e il recupero delle acque piovane.

Emilia Romagna: ‘Da Campolo l’Arte fa scola’. Il borgo di Campolo, nel comune di Grizzana Morandi in provincia di Bologna, verrà interessato dalla creazione di un nuovo sistema territoriale che metta in relazione il carattere residenziale, rigenerato nella sua attrattività verso le giovani generazioni, con nuove funzioni in ambito culturale e turistico che interesseranno anche il vicino nucleo culturale della Rocchetta Mattei. Verranno realizzati interventi di restauro di beni pubblici e privati vincolati e avviate start-up culturali, tra cui la Scuola di Alta Formazione Edile e del Restauro di Campolo, la Casa delle Arti nel compendio del Palagio e gli Studi per attività cinematografiche e audiovisive.

Friuli Venezia Giulia: ‘Mille anni di storia al centro dell’Europa: Borgo Castello crocevia di popoli e culture’. Borgo Castello, nel comune di Gorizia, verrà interessato da un progetto di rigenerazione urbana per implementarne la riqualificazione degli spazi, con interventi volti, da un lato, alla rigenerazione culturale, sociale ed economica capaci di migliorare l’attrattività dell’area e favorire l’insediamento di nuove attività produttive sensibili al contesto locale e ai nuovi residenti, e, dall’altro lato, a rendere fruibili quattro nuovi contenitori che saranno a disposizione degli attori culturali locali. Viste le potenzialità attrattive dell’area e stante l’approssimarsi del 2025 che vedrà Borgo Castello fulcro di tutte le iniziative per Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025, il progetto risponde alla necessità di avviare sin d’ora il processo di rigenerazione urbana in vista di questo importante appuntamento.

Lazio: ‘Treviniano Ri-Wind’. Il borgo di Treviniano, nel comune di Acquapendente in provincia di Viterbo, intende tracciare una possibile rotta verso uno sviluppo economico che preservi e valorizzi l’attuale capitale sociale e culturale. Il concetto di rewind sottende una tensione alla rigenerazione, grazie a modelli di sviluppo che si adattano alla microeconomia di un piccolo borgo e trasformano i consumatori in fruitori. L’acceleratore di questi processi è la Cooperativa di Comunità, condivisa e realizzata dagli abitanti stessi del borgo, che mira ad un nuovo modello di aggregazione sociale, per rispondere ai fabbisogni emergenti in tema di welfare, di sviluppo sostenibile, di miglioramento della qualità di vita e del contesto naturalistico, paesaggistico e ambientale.

Liguria: ‘Ricordare il passato per ricostruire il futuro’. Il progetto di rigenerazione del Borgo Castello, nel comune di Andora in provincia di Savona, mira al recupero strutturale e funzionale del patrimonio storico e rurale e del paesaggio naturale e agricolo storico per rispondere alla volontà di sperimentare una nuova visione di turismo culturale in ottica sostenibile e avvalendosi delle nuove tecnologie smart. Quattro gli interventi chiave: la riqualificazione del nucleo centrale del Castello con la creazione di un polo espositivo; la creazione di un giardino botanico con piante rare e di origine antica ed esotica; un percorso archeologico e storico, sia fisico che virtuale, attraverso gli spazi recuperati; la realizzazione di un parco agricolo esperienziale con il recupero di antiche attività della tradizione rurale e artigianale locale.

Lombardia: ‘Borgo Cre_attivo’. Il borgo di Livemmo, nel comune di Pertica Alta in provincia di Brescia, attraverso il rafforzamento del tessuto produttivo e l’offerta di servizi ai cittadini, attiverà dinamiche di insediamento di nuove imprese che possano riflettere l’identità locale, ma anche apportare nuove conoscenze che permettano di innescare dinamiche di collaborazione e di fiducia. Quattro gli assi strategici: Arte e Cultura, con la creazione di residenze d’artista, la realizzazione di un festival internazionale, la valorizzazione di un forno fusorio tradizionale e la creazione di un museo; Natura e Ospitalità, con la realizzazione di un bike-point, la sistemazione di sentieri e ciclovie, la realizzazione di aree attrezzate per tempo libero e famiglie; Produzioni Locali, con la facilitazione del raggiungimento delle malghe attraverso sentieri ciclopedonali e la realizzazione di una bottega; Servizi alla Comunità, con telemedicina, installazione di caldaia a biomassa, connettività, apertura di bandi per l’insediamento di start up e famiglie, incentivi alla ristrutturazione di immobili di proprietà privata.

Marche: ‘Metroborgo – Montaltolab – Presidato di civiltà future’. Nove cantieri di progetto per il recupero di edifici di grande valore storico culturale da destinare a nuove funzioni: dall’archivio storico alle micro-installazioni e pillole narrative nei punti chiave del borgo; dal museo del territorio e dei borghi agli spazi associativi ed espositivi; dal patrimonio immateriale dell’artigianato tradizionale e creativo alla riattivazione del Teatro di Sant’Agostino. Questa la strategia di rilancio di Montalto delle Marche, comune in provincia di Ascoli Piceno, destinato a divenire HUB di civiltà, centro di elaborazione di politiche di sviluppo sostenibile, collettore di esperienze locali, nazionali e internazionali che ispirino progetti replicabili nell’intero Paese.

Molise: ‘Pietrabbondante, un angolo di mondo tra cielo e terra’. Il comune di Pietrabbondante, in provincia di Isernia, verrà interessato dall’attuazione di strategie e interventi che consentano alle comunità locali dell’intero comprensorio Alto Molisano di beneficiare di una ricaduta sul tessuto economico e sociale grazie alla valorizzazione dello straordinario patrimonio archeologico del “Santuario italico” di epoca sannita. Sei gli obiettivi specifici: la riqualificazione della struttura insediativa del borgo; il potenziamento della fruibilità fisica e digitale del sito archeologico sannita e del museo; la creazione di servizi di accompagnamento alla valorizzazione del sito archeologico e del museo; lo sviluppo della destinazione turistica; la realizzazione di interventi a sostegno della popolazione e delle imprese con lo sviluppo della mobilità intercomunale.

Piemonte: ‘Alavetz! Agachand l’avenir de Elva – Su, Avanti!’ Guardando l’avvenire di Elva”. Il progetto sostiene e promuove un piano di rinnovamento degli spazi del comune di Elva, in provincia di Cuneo, e delle funzioni da esso ospitate, proponendo interventi ed interazioni che possano attivare nuovi processi di rigenerazione culturale sociale ed economica a favore del contesto comunale. Gli interventi compresi nel progetto prevedono la creazione di un Centro Studi di Apicultura e di una Scuola di pastorizia, oltre ad un Osservatorio Astronomico e ad un Centro di Saperi Tradizionali delle tradizioni alpine ed una foresteria. Verrà inoltre realizzato un Museo Immersivo, ristrutturato un rifugio, installata una rete di riscaldamento a biomassa e valorizzata la rete di sentieri e percorsi.

Puglia: ‘Future in the past – La rinascita del rione Fossi di Accadia’. Il progetto di rigenerazione del borgo “Rione Fossi”, nel comune di Accadia in provincia di Foggia, promuove un sistema integrato di investimenti sul patrimonio culturale, naturalistico e abitativo, allo scopo di definire e implementare una nuova matrice di sviluppo con l’attivazione di nuove economie, funzionali a dinamiche di ripopolamento rivolte da un lato a operatori economici, artisti del contemporaneo, nuovi occupati nelle attività economiche pensate per accrescere l’attrattività del Borgo in modo duraturo, e dall’altro ai turisti e ai fruitori delle stesse attività che saranno avviate. I diversi interventi prevedono: il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale; il recupero di unità residenziali pubbliche; incentivi per le nuove localizzazioni di imprese creative o legate al turismo esperienziale; azioni di valorizzazione turistica e culturale, con la musealizzazione del “parco dei ruderi” e degli ipogei, un concorso internazionale di arte contemporanea, residenze d’artista, blues festival.

Sardegna: ‘Dove la natura incontra l’arte’. Il rilancio del comune di Ulassai, in provincia di Nuoro, coniuga il rafforzamento della consapevolezza nella popolazione locale dell’unicità del patrimonio artistico di Maria Lai e di quello ambientale-paesaggistico dei Tacchi, attuando una contaminazione costante tra la popolazione locale e i residenti temporanei nazionali e internazionali. La proposta si sostanzia in 38 iniziative che prevedono interventi nei settori della ricettività turistica, del sostegno all’economia, dei servizi per gli sport all’aria aperta, della mobilità elettrica, della valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e artistico, del presidio del territorio, dell’organizzazione di eventi culturali e dell’animazione territoriale. L’innovazione digitale è la direttrice trasversale a tutti gli interventi per trasformare e proporre Ulassai come una smart community. Diversi interventi sono poi dedicati ai giovani e alle famiglie, con azioni sulle scuole e sull’offerta educativa.

Sicilia: ‘Cunziria 4.0 – Oltre il Borgo’. La strategia di rigenerazione del borgo abbandonato della Cunziria, nel comune di Vizzini in provincia di Catania, nucleo storico legato all’attività della concia e alla figura di Giovanni Verga, è pensata come azione di sviluppo locale predisponente allo sviluppo dell’area del vizzinese e delle aree limitrofe. La proposta si sostanzia in diversi punti che prevedono: la riqualificazione fisica del borgo; la riqualificazione funzionale di diversi edifici con la realizzazione del centro di documentazione e museo Veghiano, di una biblioteca, un centro congressi, un’arena diffusa, un centro ricerca e scuola di teatro, un museo sull’attività della concia, un hub di ricerca sulla produzione della concia; la rivitalizzazione del borgo con il ripopolamento semistanziale; la creazione di nuove forme di occupazione; la creazione di un polo di attrazione culturale.

Toscana: Il recupero e la rigenerazione del Borgo di Castelnuovo in Avane, nel comune di Cavriglia in provincia di Arezzo, passa attraverso l’individuazione di nuove destinazioni d’uso, oltre a quella museale, e con l’insediamento di attività turistico ricettive secondo il modello dell’albergo diffuso, che concorreranno in maniera determinante ad un incremento occupazionale. Tra le iniziative previste: il completamento del Museo delle Miniere e del Territorio (Mine), il recupero di edifici storici per la realizzazione di residenze per artisti, di un complesso turistico ricettivo, di botteghe artigiane, di social-housing e degli spazi urbani interni al borgo, oltra alla realizzazione di reti tecnologiche di servizio.

Umbria; ‘Cesi porta dell’Umbria e delle meraviglie’. Il progetto considera Cesi, nel comune di Terni, come un borgo-territorio, riprendendo il concetto delle antiche città umbre della protostoria, le cosiddette touta, che includevano l’intero territorio sul quale si stabiliva una comunità. Le attività riguarderanno diversi ambiti: sport e turismo, ricettività e residenzialità, il settore del commercio, dell’artigianato e quello agroalimentare, sociale e cultura, viabilità e collegamenti, beni culturali, collaborazione pubblico – privato, campus e centri studi, connettività, comunicazione eventi e promozione.

Valle d’Aosta: ‘Fontainemore Borgo Alpino’. L’intervento rafforza il valore delle risorse che già operano nel territorio del comune di Fontainemore, in provincia di Aosta, per sviluppare sinergie e nuove opportunità tra i professionisti. Verrà realizzato un polo dedicato alla promozione della filiera agroalimentare locale e creato un centro di eccellenza agroalimentare (Convivium) composto dalle aziende del settore agricolo, lattiero caseario, dell’allevamento e della trasformazione dei prodotti alimentari. Sarà recuperata e restaurata l’antica casa parrocchiale, convertita a destinazione alberghiera. Verranno predisposti percorsi pedonali storici e sarà valorizzata l’intera filiera castanicola così come quella della toma di Gressoney. Si potenzieranno le infrastrutture di telecomunicazione e della connettività a vantaggio dei lavoratori da remoto e delle imprese.

Veneto: Il rilancio del comune di Recoaro Terme, in provincia di Vicenza, passa per il recupero degli immobili del compendio termale, per il restauro di edifici caratteristici del borgo cui viene assegnata funzione di aggregazione sociale e culturale e per la realizzazione di un polo formativo specializzato sui temi del termalismo. Tra gli obiettivi del progetto: l’attivazione del complesso termale come nuovo polo del benessere, l’intervento sugli edifici liberty del borgo, l’inserimento delle Piccole Dolomiti tra le mete del turismo montano sostenibile, l’arresto del declino demografico. La dimensione digitale degli interventi si concretizza nella creazione di spazi di coworking, nella fruizione del borgo attraverso strumenti digitali, nella dotazione di Villa Tonello di una piattaforma integrata a sostegno dei programmi di formazione, nella dotazione di tecnologie digitali nei luoghi recuperati della cultura.

Provincia di Trento: ‘La forza della minoranza: rinascita di un borgo di matrice germanica a sud delle Alpi’. Il progetto costruisce un percorso di sviluppo in grado di innescare un processo di rigenerazione complessivo del comune di Palù del Fersina, in provincia di Trento, finalizzato a contrastare i fenomeni di progressiva marginalizzazione che hanno interessato l’area negli ultimi decenni, a partire dalla valorizzazione del principale attributo identitario del borgo: l’essere minoranza linguistica di lingua mochena. Il progetto mira a raggiungere i seguenti obiettivi: valorizzazione della Matrice Identitaria Mochena, la creazione di percorsi di sviluppo economico, il miglioramento della qualità della vita della comunità. Verranno predisposti strumenti e sistemi di ospitalità e di residenzialità innovativi, realizzato un ecosistema green, valorizzate le fonti energetiche rinnovabili, creati spazi comunitari e di aggregazione.

Provincia di Bolzano: Il rilancio del comune di Stelvio, in provincia di Bolzano, passa attraverso la realizzazione di diversi progetti socio-culturali e socio-economici: la ristrutturazione ecologica delle case più antiche, per scopi abitativi e per la realizzazione di un albergo diffuso; la progettazione di un negozio di paese multifunzionale; il coinvolgimento dell’agricoltura con la coltivazione di terreni abbandonati e lo sviluppo di prodotti a Km zero; la promozione di iniziative culturali; la realizzazione di residenze per artisti e di spazi di coworking; residenze per anziani; una biblioteca; la creazione di un Museo diffuso; il rafforzamento delle attività artigianali attraverso i mercati e il supporto nello sviluppo dei prodotti. Verrà realizzato un impianto di irrigazione per le coltivazioni circostanti e il restauro di due sentieri campestri e di un ponte di legno per rendere coltivabili i terreni agricoli soprastanti il borgo.

Ventuno progetti pilota, sostenuti da un investimento di 20 milioni di euro ciascuno, per rigenerare borghi che rischiano l’abbandono e lo spopolamento. Ventuno territori, dal Nord al Sud del Paese, da Borgo Castello, in provincia di Savona ad Accadia in provincia di Foggia passando per Campolo nel bolognese, torneranno a vivere grazie al Bando Borghi del Pnrr, presentato al ministero della Cultura dal titolare del Collegio Romano, Dario Franceschini, dal presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga, dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro, dalla Coordinatrice della Commissione Cultura alla Conferenza delle Regioni, Ilaria Cavo e dai rappresentanti del Comitato di Coordinamento Borghi del Mic.

“L’obiettivo del piano – ha spiegato Franceschini – è quello di creare sviluppo, crescita sostenibile, di qualità e di distribuirla su tutto il territorio nazionale”. Un’operazione che ha portato il Pnrr ad avere, in questo settore, “un miliardo di euro per intervenire sull’Italia cosiddetta minore, un’Italia fatta di bellezze straordinarie ma che è sempre stata trascurata o fuori dai grandi flussi turistici”. Zone della Penisola che si sono spopolate “per le dinamiche che hanno caratterizzato il secolo scorso in cui necessariamente le persone dovevano stare vicine al luogo di lavoro. Oggi abbiamo in Italia centinaia di luoghi bellissimi, particolarmente nelle zone interne, lungo la dorsale appenninica, nelle Alpi che sono abbandonati, spopolati, o completamente abbandonati”.

Il ministro ha evidenziato che per il Pnrr “bisogna correre, c’è un cronoprogramma molto stringente che stiamo totalmente rispettando. Il piano Borghi ha come scadenza il 30 giugno”. Una scadenza “che noi rispetteremo pienamente con la firma di tutti i decreti e l’assegnazione di tutte le risorse”.

Il progetto, ha spiegato il Franceschini, è stato differenziato in due parti. La prima, che potrebbe essere definita ‘tradizionale’, consiste in “un bando per interventi specifici su un campione minimo di 229 borghi per il recupero di luoghi, palazzi, strade. Sono arrivate 1791 domande, un grande risultato. Ora una commissione stabilirà chi avrà diritto all’intervento”. L’altra linea, definita la ‘linea A’, è invece particolarmente “innovativa” ed è stata strutturata sulla base della scelta “attraverso un meccanismo partecipativo con le Regioni di un borgo con determinate caratteristiche: molto piccolo, con un massimo di 300 unità immobiliari, di aree interne, caratterizzato da fenomeni di spopolamento o già completamente disabitato”, ha chiarito Franceschini.

“Luoghi in cui finalizzare un progetto di intervento complessivo del borgo. Ognuno di questi 21 borghi avrà 20 milioni di euro, cui si potranno aggiungere altre risorse, anche private, con cui si potrà gestire un progetto che non è soltanto di recupero del patrimonio storico artistico ma è anche legato all’individuazione di una vocazione specifica del borgo attorno alla quale ricostruire l’azione di ripopolamento”, ha detto Franceschini.

Ci sono luoghi che punteranno sull’hotel diffuso, altri su uno schema di popolamento legato alla banda larga, altri ancora su un progetto turistico. E’ comunque allo studio un piano specifico di digitalizzazione totale di tutti i 21 borghi. Piano, ha detto Franceschini, che è stato al centro di un incontro di ieri con il ministro per l’Innovazione tecnologica e per la transizione digitale Vittorio Colao. Ci saranno infine due giornate, il 28 e 29 maggio, in cui il Fai collaborerà con i comuni e con le comunità locali per rendere visitabili e scoprire questi luoghi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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