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Economia: Intesa Sp, frena crescita globale, inflazione in calo

Di Redazione |

Milano, 22 dic. Economia mondiale incerta dopo il ritiro dello stimolo monetario. Secondo le analisi degli economisti della direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, per il biennio 2022-2023 si attende un rallentamento della crescita globale, con riduzione dello spazio di manovra per politiche fiscali espansive, e si prospetta un periodo di maggiore volatilità per i mercati finanziari globali. Le prospettive dell’economia mondiale sono attualmente molto incerte, non tanto per la crescita reale, che rimane piuttosto robusta anche nel 2022 (4,6%), “malgrado la perdurante minaccia della pandemia e un diffuso rallentamento dopo i rimbalzi legati alle riaperture”.

L’incertezza è legata alla “persistenza delle strozzature di offerta e all’emergere di sintomi di eccesso di domanda negli Stati Uniti, che sta portando a un cambio di rotta delle politiche monetarie più rapido del previsto, con implicazioni di ampia portata anche per i mercati finanziari”. La pandemia di Covid-19 “non ha smesso di influenzare l’economia globale, anche se ora ci si preoccupa meno delle conseguenze sulla domanda aggregata e più di quelle sui prezzi”.

Nel 2022 l’inflazione “calerà per il minor contributo dei prezzi di beni e servizi energetici. Al contrario l’inflazione sottostante potrebbe salire ancora. C’è chi paventa una ripetizione della ‘grande inflazione’ degli anni Settanta del secolo scorso, quando una fase di forti aumenti salariali, shock sulle materie prime, politiche fiscali espansive e politica monetaria accomodante portò a un periodo di inflazione elevata e persistente”. Anche se ci sono alcune similitudini fra quanto avvenne allora e l’esperienza attuale, i cambiamenti nel mercato del lavoro e negli obiettivi della politica monetaria “escludono una ripetizione di quell’esperienza. La svolta del ciclo di politica monetaria sarà attuata più rapidamente di quanto si ipotizzasse a settembre”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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