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Energia: Unc, stangata trimestrale da 181 euro, Governo intervenga nuovamente

Di Redazione |

Roma, 30 mar. “Il ribasso è una buona notizia, ma è solo un’illusione ottica. Va tenuto presente, infatti, che purtroppo continuano a pesare i rincari record dei trimestri precedenti. Insomma, le bollette sono sempre da infarto e restano insostenibili per troppe famiglie”. Ad affermarlo in una nota è Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori commentando l’aggiornamento delle bollette. “Il Governo – sottolinea – deve intervenire nuovamente sulle bollette, anche con uno scostamento di bilancio se non è in grado di prendere i soldi a chi ha fatto profitti da nababbo. Non si capisce, infine, cosa aspetti Arera a consentire ad Acquirente Unico di acquistare non solo sui mercati spot ma anche con contratti a medio-lungo termine” conclude Vignola.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, infatti, i prezzi dell’elettricità “aumentano del 98,5% rispetto al secondo trimestre 2021, mentre quelli del gas si impennano del 68,4%. Questo significa che la bolletta della luce di questo trimestre salirà di 139 euro nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno, passando, per la famiglia tipo, da 140 a 279 euro. Per il gas, visto che per fortuna dal 15 aprile si spegneranno i caloriferi in tutta Italia, le famiglie spenderanno da aprile a giugno 104 euro, contro i 62 del secondo trimestre 2021, con un aggravio pari a 42 euro. Una maggior spesa complessiva pari, quindi, a 181 euro”.

Su base annua (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° aprile 2022 al 31 marzo 2023, nell’ipotesi di prezzi costanti), rileva Unc, “i prezzi decisi oggi da Arera significano spendere, per una famiglia tipo, 127 euro in meno per la luce e 192 euro in meno per il gas. Una spesa totale inferiore a 319 euro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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