Notizie Locali


SEZIONI
Catania 12°

Adnkronos

Farina (Ania): “Paese ancora sottoassicurato”

Di Redazione |

Roma, 5 lug. Nel 2021 i premi complessivi Vita e Danni hanno raggiunto 140 miliardi di euro, in aumento del 3,8%, tornando così al livello del 2019. Nel dettaglio, nel ramo Vita la raccolta ha raggiunto i 106 miliardi, in crescita del 4,5%. Nel ramo Danni è stata pari a 34,1 miliardi, in aumento del 2%. I premi Rc Auto sono calati del 4,5% ma compensati dall’aumento di quasi il 6% degli altri rami Danni. Sono i dati diffusi dalla presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina, nel corso della sua relazione all’assemblea annuale dell’associazione.

Gli investimenti complessivi, ha illustrato ancora, hanno sfiorato i 1.050 miliardi, circa il 60% del Pil “ed è proseguito il trend di diversificazione di portafoglio con l’incremento di asset alternativi”.

“Nei primi mesi del 2022, malgrado il balzo dell’inflazione, si registrano prezzi in ulteriore, significativa diminuzione” per l’Rc Auto, con l’effetto di una “drastica riduzione del divario dei prezzi rispetto alla media europea, da 213 euro nel periodo 2008-2012 a 47 euro nel 2021, nonché tra le diverse aree del territorio nazionale”.

“Dobbiamo però essere consapevoli – ha avvertito – che stiamo entrando in una nuova fase. L’inflazione è destinata ad avere un impatto sul costo dei sinistri, già in crescita nel 2021, e si rendono perciò ancor più necessarie riforme organiche del sistema che lo rendano sostenibile nel medio-lungo termine. Mi riferisco, in particolare, alla revisione del bonus-malus, alla modifica dell’imposizione fiscale sui premi, molto penalizzante nel confronto con l’Europa, alla definizione univoca del risarcimento dei danni per lesioni gravi alla persona”, ha detto ancora Farina.

I dati in crescita della raccolta assicurativa nel 2021 “conferma una domanda di protezione in crescita” ma questa è “ancora insufficiente per superare la situazione di sottoassicurazione che connota il nostro Paese”.

“Dopo anni in cui la produzione normativa è stata molto intensa, con l’introduzione continua di nuovi vincoli e adempimenti, è ora giunto il momento di invertire la rotta. Il mercato ha bisogno di un vero, concreto processo di semplificazione: lo richiedono tutti i nostri clienti, per rendere il servizio assicurativo più accessibile ed efficace”.

“Dobbiamo, dunque, procedere speditamente in questa direzione”, ha detto, spiegando inoltre come sia “fondamentale mettere il settore nella condizione di proseguire la propria mission in tema di raccolta di risparmi di medio-lungo termine con prodotti Vita garantiti di ramo I. Questi prodotti – ha continuato Farina – hanno urgente bisogno di opportune riforme che ne favoriscano l’innovazione tramite soluzioni che integrino garanzie finanziarie, protezione assicurativa e bassa volatilità. Soluzioni più moderne e più aderenti alle condizioni attuali dei mercati”.

“Anche per i prodotti linked – ha quindi aggiunto la presidente dell’Ania – è necessario raggiungere un assetto più flessibile, coerente con le regole europee, rispetto a quello presentato in consultazione dall’Istituto di Vigilanza che rischierebbe di indebolire sensibilmente la competitività delle nostre imprese”.

“Rammento ancora una volta l’opportunità di consentire alle gestioni separate assicurative di investire in Pir. Ciò determinerebbe una spinta al flusso di risparmio diretto verso il sistema produttivo, mai così essenziale”. Lo ha detto Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, nel corso della sua relazione all’assemblea annuale dell’associazione.

“Chiediamo solo la definizione di regole chiare e stabili nel tempo, che rendano più efficace il nostro lavoro e consentano la costruzione di nuovi e più efficienti corridoi dove le nostre specificità possano incontrare i bisogni di cittadini, sistema produttivo, istituzioni. In una parola il Paese reale, lo Stato” ha detto Maria Bianca Farina nel concludere la sua relazione all’assemblea annuale dell’associazione.

“Tanto più che, per citare John Stuart Mill, il valore di uno Stato è il valore degli individui che lo compongono. Una buona società, efficiente e organizzata, stimola opportunità e partecipazione – ha detto ancora – produce benessere collettivo diffuso, ammortizza tensioni sociali, stempera estremismi ideologici e comportamentali, induce all’apertura e all’integrazione. Un percorso virtuoso del quale, senza inutili protagonismi ma con spirito di collaborazione tra istituzioni pubbliche e stakeholder privati, ci sentiamo non semplici viandanti ma attori primari e determinati a supportare attivamente lo sviluppo economico e sociale del Paese. Noi ci siamo, ci siamo nel presente e ci saremo nel ‘futuro del futuro'”, ha concluso Farina.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: