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Filosofi: John Locke? Vanitoso, pigro e plagiatore, secondo il suo amico intimo (4)

Di Redazione |

L’accademico di Cambridge sostiene che la rivelazione più significativa è quella di Tyrrell secondo cui Locke aveva letto “Leviatano” di Hobbes. “È di gran lunga l’opera di filosofia più famigerata pubblicata nel XVII secolo ed era assolutamente eretica e Hobbes era guardato con straordinario sospetto – spiega Waldmann – Locke ha passato decenni a negare di avere familiarità con Hobbes in qualsiasi modo, forma o aspetto. Non cita mai il Leviatano in nessuna delle sue opere pubblicate, non fa mai riferimento a lui nelle sue lettere, quindi ha fatto di tutto per evitare qualsiasi associazione”.

Ma Tyrrell afferma a Des Maizeaux che Locke “aveva quasi sempre il Leviatano di Hobbes sul suo tavolo, e ne raccomandava la lettura ai suoi amici”, anche se “in seguito finse di negare di aver mai letto quel libro”.

“L’idea che Locke non fosse interessato al suo più grande predecessore è stata molto dibattuta – ricorda Waldmann – Non ci sono misteri paragonabili a Locke che dialoga con Hobbes, ed ecco l’amico più intimo di Locke che dice che aveva il Leviatano quasi sempre sul suo tavolo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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