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Filosofia: è morto Antonio Escohotado, il filosofo delle droghe libere

Di Redazione |

Madrid, 21 nov. – Il filosofo spagnolo Antonio Escohotado, studioso di Thomas Hobbes e Isaac Newton, pensatore mediatico noto come difensore della legalizzazione delle droghe, è morto all’età di 80 anni a Ibiza per le conseguenze di un tumore. L’annuncio è stato dato oggi dalla sua famiglia tramite Twitter. Nato a Madrid nel 1941, è stato tra i fondatori della famosa discoteca ‘Amnesia’ di Ibiza, un’isola dove ha trascorso i suoi ultimi anni di vita accusando le conseguenze del suo lungo periodo di forte fumatore.

Antonio Escohotado ha insegnato all’università diritto, filosofia e sociologia e infine filosofia e metodologia della scienza all’Universidad Nacional de Educación a Distancia, andando in pensione nel 2013. E’ autore di una monumentale “Historia general de las drogas”, in tre volumi, scritta quasi interamente nel carcere di Cuenca, dove fu imprigionato per due anni per traffico di droga. Un caso che, disse, era dovuto a una trappola tesa dalla polizia. E’ autore anche di “Piccola storia delle droghe. Dall’antichità ai giorni nostri” (Donzelli, 1997), in cui lo studioso ricostruisce i comportamenti di fronte alle droghe lungo tutta la storia del genere umano, mettendone in luce i diversi utilizzi, a scopi religiosi, o terapeutici, o puramente edonistici.

“Il genio dei greci battezzò le droghe con la parola pharmakon, che significa al tempo stesso medicina e veleno: dipende dalla consapevolezza, dall’occasione e dal singolo individuo se l’una cosa travalica nell’altra”, ha scritto il filosofo sostenendo: “Le droghe non hanno bisogno di essere legalizzate: tutto ciò che deve essere fatto è abrogare il divieto”. Negli anni ’80 era diventato un volto popolare della tv spagnola e latinoamericana per le sue posizioni antiproibizioniste in materia di sostanze stupefacenti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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