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Fisco: Fiscal Focus, ‘per un italiano su tre, l’elevata tassazione è la prima causa di evasione in Italia’

Di Redazione |

Milano, 18 gen. Un italiano su tre pensa che l’evasione sia dovuta all’eccessiva tassazione. Solo due su dieci si dicono certi di pagare le tasse anche senza controlli e per otto italiani su dieci i servizi pubblici erogati non sono all’altezza delle tasse corrisposte all’erario. Questi i risultati principali di un sondaggio Ipsos commissionato dal Centro Studi Fiscal Focus.

Dai dati emerge che per il 36% degli italiani, ovvero uno su tre, l’evasione sia la conseguenza del livello eccessivo delle tasse. Molti di più rispetto a coloro che credono il fenomeno possa essere ricondotto alla tendenza ad aggirare le regole ed a trarre un vantaggio personale, valida per il 26% degli italiani, ovvero uno su quattro. Per gli italiani, insomma, la mancanza di controlli efficaci non è il motivo principale che spinge all’evasione e che si attesta al 17% delle preferenze dei rispondenti alla ricerca. Un dato quasi equivalente a quello degli italiani che si dicono certi di non evadere le tasse nemmeno se il fisco non venisse mai a saperlo: il 20% dei rispondenti, ovvero due italiani su dieci.

Per otto italiani su dieci, i soldi versati dai contribuenti italiani per il pagamento delle tasse non sono ben spesi dalla politica. Anzi, per l’80% dei rispondenti la qualità dei servizi pubblici in Italia non sarebbe all’altezza delle tasse versate dai contribuenti italiani.

Per il direttore del centro studi Fiscal Focus, Antonio Gigliotti, non sorprende che la prima causa di evasione identificata dai rispondenti sia l’eccessiva tassazione. “L’Italia -dice Gigliotti- è uno dei Paesi con la più alta pressione fiscale in Europa. Per questo motivo, anche a fronte di una spesa pubblica percepita come iniqua ed inefficiente, cittadini ed imprese che sono regolarmente vessati da tasse su tasse tanto sono spinti a vedere nell’evasione una forma di autotutela”.

Per il fiscalista oggi l’amministrazione pubblica dispone di tutti gli strumenti necessari per sapere tutto del contribuente, ma il contribuente non può esercitare lo stesso livello di controllo sull’amministrazione pubblica. “Quello che il contribuente può limitarsi a fare è osservare e comparare la progressiva erosione della qualità dei servizi pubblici a fronte di una tassazione che percepisce come sempre crescente”.

Questi dati, secondo Gigliotti, devono spingere il legislatore ad interrogarsi ed a prendere dei provvedimenti seri ed immediati di efficientamento della spesa pubblica come forma di contrasto all’evasione fiscale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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