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Gdf: Brescia, 24 denunce e 8 arresti per usura tra 2021 e 2022, sequestrati 712mila euro

Di Redazione |

Milano, 24 giu.Tra il 2021 e i primi 5 mesi del 2022, la guardia di finanza di Brescia ha eseguito complessivamente 478 interventi ispettivi ed oltre 1.997 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e da quella contabile, che hanno interessato tutti gli ambiti attinenti alla propria missione istituzionale. Tra questi, specifica attenzione investigativa è stata rivolta al contrasto dell’usura, che ha portato a 24 denunce e 8 arresti, con sequestri per oltre 712mila euro. E’ quanto emerge dal bilancio dell’attività del nucleo di Brescia, diffuso in occasione del 248esimo anniversario di fondazione della guardia di finanza.

In particolare, i reparti della gdf di Brescia hanno eseguito mirati e selettivi interventi fondati su accurate analisi di rischio basate sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul capillare controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria. Le attività investigative hanno permesso di individuare 163 reati fiscali, principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false per svariate centinaia di milioni di euro, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione e di segnalare all’autorità giudiziaria 511 soggetti per l’accertamento delle relative responsabilità penali, di cui 19 tratti in arresto. Inoltre, sono stati sottoposti a sequestro, per reati in materia di imposte dirette e Iva, beni per oltre 17 milioni di euro e sono state avanzate ulteriori proposte di sequestro per oltre 300 milioni di euro.

Le attività ispettivo-tributarie, poi, hanno permesso di portare alla luce vari casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, che hanno condotto a recuperi a tassazione oltre 36 milioni di euro, nonché di individuare 99 soggetti totalmente sconosciuti al Fisco (cosiddetti evasori totali), che hanno evaso l’Iva per circa 100 milioni di euro. Sono stati scoperti 446 lavoratori irregolari e, infine, vi sono stati significativi interventi nel settore delle accise, che hanno condotto all’accertamento del consumo in frode di oltre 2 milioni di litri di anidri di alcole.

Nel periodo considerato, le fiamme gialle bresciane hanno dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che pregiudicano la corretta allocazione delle risorse e favoriscono sprechi, truffe e indebite percezioni. Sono state scoperte frodi in danno dei bilanci pubblici per circa 2,4 milioni di euro e nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria per circa 2,2 milioni di euro, per le quali sono state segnalate all’autorità giudiziaria 177 persone per l’accertamento delle relative responsabilità. Si è proceduto, poi, alla comunicazione alla magistratura contabile di danni erariali per oltre 326 mila euro.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita percezione del reddito di cittadinanza a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di individuare, complessivamente, 195 casi di indebite percezioni, di cui 127 relativi, tra l’altro, a possidenti di beni di lusso, evasori fiscali e persone dedite a traffici illeciti o condannate per gravi reati – segnalati all’autorità giudiziaria per la valutazione delle relative responsabilità. Nel complesso, le indebite percezioni sono risultate pari ad oltre 2 milioni di euro.

In tutti i casi di irregolarità sono state avviate le procedure con l’Inps per l’interruzione delle erogazioni dei sussidi e per il recupero delle somme non spettanti già elargite. Nell’ambito della tutela della spesa previdenziale e sanitaria, i reparti della gdf di Brescia hanno scoperto illeciti per circa 142 mila euro.

Con l’obiettivo di salvaguardare il sistema economico ed imprenditoriale dalle infiltrazioni criminali, nel 2021 e nel 2022 lagdf ha orientato le attività investigative verso contesti connotati da concreti profili di rischio, dando esecuzione a provvedimenti di sequestro e confisca per oltre 10,1 milioni di euro e svolgendo 180 accertamenti patrimoniali, per i quali sono state avanzate proposte di sequestro per quasi 200 milioni di euro. In materia di repressione del riciclaggio e del reimpiego dei capitali illeciti sono state segnalati all’autorità giudiziaria, per l’accertamento delle relative responsabilità, 153 soggetti, di cui 23 tratti in arresto, e sono stati effettuati sequestri per circa 4,2 milioni di euro.

Specifica attenzione investigativa è stata rivolta al contrasto di fenomeni delittuosi particolarmente gravi quali l’usura, tenuto conto, tra l’altro, della crisi economica derivante dall’epidemia da Covid-19. In relazione a detto reato sono stati denunciati 24 soggetti, di cui 8 tratti in arresto, e sequestrati proventi illeciti per oltre 712 mila euro. Da ultimo, sono stati effettuati 627 accertamenti su richiesta dei Prefetti della Repubblica, nella maggior parte dei casi riferiti a verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Il contrasto ai traffici illeciti ha consentito il sequestro di circa 114 chilogrammi di sostanze stupefacenti, l’arresto di 24 soggetti ed il sequestro di 5 automezzi.

Prosegue incessantemente la quotidiana azione di soccorso della componente specialistica della gdf, impegnata nelle principali e più complesse operazioni di salvaguardia della vita umana in ogni ambiente e contesto. In tale ambito, nel periodo considerato, gli interventi effettuati dal soccorso alpino della guardia di finanza di Edolo (S.a.g.f.), che si compone di militari altamente specializzati in grado di operare in ambiente montano, ipogeo, impervio e non antropizzato e di unità cinofile da soccorso, costantemente supportato dal comparto aereo del Corpo, a garanzia della tempestività degli interventi, hanno permesso di trarre in salvo 96 persone.

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato, altresì, nell’ambito delle recenti direttive emanate dal governo, con particolare riferimento al contesto sanitario emergenziale, ove, anche grazie all’impiego dei militari specializzati anti terrorismo pronto impiego ‘A.t.p.i.’, sono state effettuate numerose scorte e consegne di materiale sanitario a strutture ospedaliere.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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