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Giffoni: Cisco-South theatre, incontro su futuro e tecnologia del lavoro

Di Redazione |

Roma, 1 ago. (Labitalia) – Nell’ambito della 52ma edizione del Giffoni Film Festival si è parlato di lavoro con l’incontro ‘Il futuro del lavoro: quando la tecnologia è al servizio dell’uomo’ a cui ha partecipato Cisco Italia. Protagonisti dell’incontro, l’amministratore delegato di Cisco Italia Gianmatteo Manghi e Stefania Capelli, people & communities leader South theatre, che in presenza di un pubblico composto da ragazzi under 30, hanno affrontato le tematiche legate ai 3 elementi cardine intorno a cui, secondo Cisco, si articola il futuro del lavoro: tecnologia, inclusione e sostenibilità. “La tecnologia – ha spiegato Gianmatteo Manghi – rappresenta il cosiddetto fattore abilitante, senza il quale sarebbe impossibile svolgere determinate funzioni. Negli anni abbiamo sviluppato strumenti di collaboration sempre più sofisticati ed efficaci, grazie ai quali non solo è possibile lavorare da remoto e in mobilità, ma si possono veramente organizzare riunioni dove le persone condividono documenti, oggetti in 3D, possono ottenere la traduzione simultanea e ricevono automaticamente la trascrizione dei contenuti dell’incontro. Ma avere tanta tecnologia non basta, bisogna saperla mettere al servizio di tutti”. “Da sempre – ha ricordato – Cisco coltiva una cultura del lavoro che pone al centro le persone, mettendo tutti nelle condizioni di dare il proprio contributo. Siamo passati dalla gestione delle persone di talento alla gestione dei talenti delle persone. Obiettivo è focalizzarsi e far emergere il talento di ciascun componente dell’azienda, per raggiungere insieme i traguardi più ambiziosi. Inclusione per noi significa anche questo. Il terzo elemento imprescindibile è infine la sostenibilità, da cui dipende tutto il pianeta. Abbiamo verificato che il modello di lavoro ibrido riesce a far risparmiare un’altissima percentuale di emissioni, basti pensare ai tanti spostamenti fisici che si possono tranquillamente evitare. Cisco ha già annunciato ufficialmente i suoi obiettivi, primo fra tutti quello di diventare carbon neutral entro il 2040, ossia dieci anni prima rispetto agli obiettivi dell’Unione europea. Abbiamo il dovere di lasciare ai nostri figli un futuro e un mondo migliore”. “Il futuro del lavoro – ha aggiunto Stefania Capelli, people & communities leader South theatre – passa attraverso il perfezionamento di alcuni progetti che abbiamo messo in atto, tra cui il progetto Venywhere. Un progetto nato a Venezia dalla collaborazione tra Cisco, Università Ca’ Foscari e Fondazione Venezia con l’obiettivo di ripopolare la città lagunare di nuovi talenti e creare nuove sinergie professionali. Le nuove generazioni aspirano a un modello professionale che tenga conto più della loro vita, che abbia tempi più idonei alle loro vocazioni, che permetta di lavorare da varie parti del mondo per la propria azienda. Concetti che aderiscono anche allo spirito di Giffoni innovation hub”. E’ su questo tema che si incentra il corto prodotto da Giffoni innovation hub diretto da Luigi Marmo in programma nelle sale italiane in autunno. Ambientato a Venezia, l’opera vede come protagonisti alcuni remote-workers di varia provenienza ed estrazione che lavorano nello spazio di coworking messo a disposizione da Venywhere (piattaforma lanciata dall’Università Cà Foscari per ripopolare la città lagunare di nuovi talenti e creare nuove sinergie professionali). Al centro il rapporto tra essere umano e tecnologia. La tecnologia sostituirà l’uomo? O sarà piuttosto un elemento fondamentale per mantenere la centralità sull’uomo e permettergli di guardare al futuro con una ‘nuova luce’? Queste le domande che Cisco rivolge allo spettatore.

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