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Green Pass: Grassi (Industriali Varese), ‘più flessibilità su privacy e durata certificati’

Di Redazione |

Milano, 14 ott. Rigidità eccessive sulla privacy, il possibile aumento delle finte malattie e l’incognita dell’autotrasporto. Sono le tre principali preoccupazioni delle imprese della provincia di Varese in vista dell’obbligo del green pass per accedere sul luogo di lavoro, attivo da domani. I non vaccinati contro il Covid-19 nelle imprese del territorio, spiega all’Adnkronos il presidente dell’Unione degli industriali della Provincia di Varese, Roberto Grassi, sono stimati in media “intorno al 10% delle persone o poco più”. Ma la mancanza di chiarezza su alcune procedure, che spetta alle aziende, rischia di creare problemi. La prima preoccupazione delle imprese riguarda “l’eccessiva tutela della privacy”, sottolinea Grassi. “Gli imprenditori non possono chiedere ai lavoratori se il green pass deriva da guarigione, tampone o vaccino. E non possono raccogliere queste informazioni nemmeno se il lavoratore è spontaneamente disposto a fornirle”.

Su questo punto “una maggiore flessibilità del Garante della privacy velocizzerebbe le procedure, con controlli più snelli e più sicuri”. L’Unione Industriali di Varese ha consigliato alle imprese di fare a tutti dipendenti, sistematicamente e ogni giorno, la verifica del green pass. “Ma l’eccessiva rigidità del Garante rischia di andare nel senso opposto dell’efficientamento dei processi. Chiediamo di rendere un po’ più semplice l’applicazione della normativa”, dice Grassi.

La seconda preoccupazione è per una possibile impennata dei giorni di malattia da parte dei dipendenti. “C’è il timore che gli irriducibili No green pass si possano nascondere dietro il ricorso pretestuoso alla malattia per aggirare la misura e la sospensione senza stipendio. Da qui il nostro forte richiamo al senso di responsabilità e di collaborazione da parte dei medici di base”, continua il presidente degli Industriali di Varese. “Conoscendo il paziente, il medico può capire se una situazione è un po’ pretestuosa o meno. Vedremo i dati nei prossimi giorni. Noi monitoreremo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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