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Il Manager Etico e la Trasformazione Digitale: quanto è importante il ruolo delle persone?

Di Redazione |

(Milano, 27/06/2022) – Milano, 27/06/2022 – Oggi si parla molto di Trasformazione Digitale delle aziende: questa complessa integrazione della tecnologia digitale in ogni ambito di lavoro crea modifiche spesso radicali nel modo di operare – ma porta con sé anche e soprattutto un cambiamento culturale e di mentalità.

Durante la trasformazione digitale le aziende si trovano a gestire diverse esigenze, non facili da far coesistere; è fondamentale che mentre si impegnano a promuovere l’uso della tecnologia e a prestare attenzione alla privacy, si dedichino anche a comprendere l’impatto del cambiamento sulle persone.

Ecco che si avverte l’esigenza di una nuova figura: il Manager etico, professionista con competenze per portare a termine progetti tecnologicamente complessi ma anche per focalizzarsi sulle persone.

Le skills trasversali e le soft skills infatti ad oggi sono importanti quanto quelle specifiche. La formazione di un professionista resta cruciale, naturalmente, ma la capacità di adattamento ha un valore incalcolabile nella preparazione di chi vuole fare strada. Il modello di riferimento a cui sempre più aziende si stanno orientando è quello americano, caratterizzato dalla valutazione positiva di esperienze diverse: specializzarsi è necessario, tuttavia è sempre più richiesto avere competenze diversificate e maturate in diversi ruoli e settori, così da poter portare in azienda una visione innovativa.

Cambiamenti, dunque, ancora una volta. D’altronde, va tenuto presente che uno dei motori dell’impennata della trasformazione digitale aziendale è stata la pandemia di COVID-19, che ha portato le imprese a dover intraprendere azioni forti – con un ruolo del digitale sempre più preponderante – per restare competitive e che ha reso lampante a livello globale l’importanza di adattarsi rapidamente a cambiamenti di grande portata. Oggi, le organizzazioni devono abbracciare la trasformazione digitale per soddisfare le crescenti aspettative dei clienti: è necessario saper rispondere alle dinamiche del mercato con un’agilità sempre maggiore, riuscendo a creare esperienze scalabili e personalizzate e gestendo accuratamente progettazione, sviluppo e implementazioni dei servizi digitali.

“Per le aziende oggi e per chi le dirige è cruciale saper sognare il futuro”, prosegue Onesti, che vent’anni di esperienza in ambito tecnologico aziendale e di start-up hanno reso esperto in Digital Transformation: “in alcuni casi, si può pensare di individuare proprio nella trasformazione digitale il realizzarsi di questa visione”.

Ma in che modo la tecnologia può essere implementata in modo etico?

L’avvento di ogni nuova tecnologia va gestito in modo controllato, affinché sia un vantaggio: avere meccanismi digitali avanzati può essere di grande aiuto per il lavoratore, ma deve esserci un’implementazione che traduca le nozioni etiche in comportamenti professionali davvero utili alla trasformazione digitale.

L’obiettivo finale è riuscire a mantenere un profilo di moralità pur continuando a muoversi in mercati altamente competitivi: nessuna azienda avrebbe vantaggio dall’essere considerata immorale (se non altro per l’attenzione negativa che riceverebbe da parte dei media).

Nel suo “The Ethical Digital Transformation”, Onesti individua alcuni principi etici da seguire per mettere a punto comportamenti organizzativi che promuovano la fiducia e l’integrità:

1- Rendere la privacy e la sicurezza una priorità assoluta: le aziende devono utilizzare i dati in modo responsabile ed etico, pertanto mai in modo intrusivo, manipolativo o offensivo.

2- Le persone devono avere fiducia nei servizi e nei dati digitali che utilizzano: l’integrità dei dati deve essere garantita.

3- Incoraggiare una mentalità morale: in ogni azienda esiste una cultura organizzativa, cioè l’insieme di valori e regole condivise che influenzano il modo in cui le persone pensano, sentono e si comportano in un’azienda; i valori esprimono ciò che l’azienda rappresenta, tuttavia limitarsi a pubblicare un elenco di principi non significa abbracciarli. Le imprese che sono davvero orientate ai valori li utilizzano attivamente nelle scelte più importanti, anche se ciò significa prendere decisioni difficili.

4- Attenzione ai pregiudizi: una delle cause più comuni di comportamento errato sono i pregiudizi inconsci, come il pregiudizio di conferma – tipica condizione secondo cui le persone interpretano i dati in modo da confermare le proprie idee, ipotesi o aspettative. Anche nei procedimenti digitali si corre questo rischio, ma la risposta è la trasparenza, già mentre si progetta e si implementa la novità digitale.

In conclusione, un’azienda di successo nell’economia digitale non solo riconosce concetti etici come fiducia, integrità, giustizia, riservatezza e trasparenza, ma li applica attivamente. L’etica non dovrebbe essere considerata uno strumento di marketing, ma un insieme di comportamenti essenziali messi in pratica da che tutti coloro che sono coinvolti nella trasformazione digitale.

Se mai è esistito un momento storico in cui sono state necessarie regole etiche per la trasformazione digitale, è questo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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