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Imprese: Federmanager, ecco risultati percorso autoimprenditorialità ‘Pathway 2 action’

Di Redazione |

Roma, 16 set. (Labitalia) – Si è svolto oggi il primo webinar che ha presentato i risultati di Pathway 2 action: il percorso di autoimprenditorialità nell’ambito delle politiche attive del lavoro, che Federmanager ha offerto ai manager inoccupati attraverso l’azione di Vises, con l’obiettivo di favorire il loro reinserimento professionale. L’iniziativa, realizzata con il supporto di 4.Manager, ha permesso a 20 manager di prendere consapevolezza delle proprie competenze, di ritrovare le energie e le motivazioni per rimettersi in gioco nel mondo del lavoro e mettere a punto una nuova idea di business. Il 90% dei partecipanti coinvolti ha tratto un vantaggio concreto e tangibile dal progetto pilota ricollocandosi professionalmente: tra questi, sono 14 i manager che hanno beneficiato del contributo totale di 60 mila euro erogato per l’avvio delle loro innovative start up, aderendo ai criteri identificati dall’ente finanziatore. “Questo progetto pilota dimostra che il reinserimento professionale dei manager è un obiettivo perseguibile quando si costruiscono le condizioni giuste”, ha dichiarato Mario Cardoni, direttore generale Federmanager. “Mi riferisco al rafforzamento delle competenze e allo stimolo all’autoimprenditorialità, che sono fattori decisivi per ripartire. E mi riferisco soprattutto alla sinergia tra gli enti del sistema Federmanager che ha permesso i risultati concreti presentati oggi. Con un grande valore aggiunto: quello di aver rilasciato un modello replicabile di politica attiva del lavoro, che può essere diffuso in altre realtà industriali e può servire da buona prassi per la categoria manageriale”, ha continuato Cardoni. “Promuovere l’imprenditorialità -ha dichiarato il direttore generale di 4.Manager, Fulvio D’Alvia- significa promuovere le politiche attive del lavoro per il reinserimento lavorativo dei manager e per non disperdere il patrimonio delle loro competenze. Significa anche fare cultura d’impresa e creare opportunità di sviluppo per i territori. La voglia di fare impresa nel Paese -ha continuato il direttore generale D’Alvia- emerge anche da un’indagine del nostro Osservatorio sui dati del monitoraggio Mise Unioncamere InfoCamere, secondo cui il numero delle start up innovative è in crescita: a giugno 2021 ha superato quota tredicimila (13.582) contro le 3.570 unità del 2020. Si tratta di un trend importante, che vogliamo alimentare grazie a progetti come Pathway 2 action, che ha inoltre innescato importanti sinergie con il supporto alle iniziative del progetto da parte del Fasi con le tutele gestite da FasiOpen”. “L’autoimprenditorialità, tema al centro del ciclo di webinar, è considerata anche a livello europeo una competenza chiave -ha dichiarato Rita Santarelli, presidente Vises- perché permette di agire sulle opportunità e sulle idee e trasformarle in azioni e in valore anche per gli altri, rappresentando una risposta alle sfide future di business sostenibile a 360° e in termini di nuove leadership. Questo vale non solo nell’ambito della costituzione di una start up ma anche all’interno delle organizzazioni”. Gli obiettivi, le fasi, gli strumenti e i risultati dell’iniziativa verranno illustrati nel ciclo di quattro Webinar ‘Pathway 2 Action: un innovativo percorso di autoimprenditorialità’, al primo, che si è tenuto oggi, ne seguiranno altri fino al 7 ottobre ogni giovedì pomeriggio dalle ore 17.30 alle 19.00. I 20 manager hanno avuto la possibilità di seguire un percorso di business coaching blended che ha permesso loro di sviluppare la consapevolezza di mercato per ridurre al minimo il tempo di inattività̀, essere in grado di identificare le proprie competenze distintive, integrandole e aggiornandole, riuscendo ad attivarsi per creare nuove realtà lavorative, lasciando spazio alla soggettualità, all’imprenditorialità̀ intesa come creatività̀ per generare network di valori e opportunità̀. I partecipanti hanno dimostrato di avere idee chiare sul progetto imprenditoriale da avviare, hanno potenziato le competenze imprenditoriali possedute e realizzato un piano per trasformare le proprie idee in avanzamenti concreti verso l’obiettivo. Inoltre hanno potuto contare sul supporto di manager esperti e sulle sinergie nate fra enti del sistema e fra le 4 sedi Federmanager hub di progetto: Torino, Treviso e Belluno, Bologna – Ferrara – Ravenna e Napoli, Avellino, Benevento e Caserta. Il percorso pilota sviluppato e i risultati ottenuti hanno portato all’elaborazione di un modello per la replicabilità che, esteso ad altri territori, ne massimizzi l’impatto e favorisca la nascita di misure di welfare, di orientamento delle politiche attive del lavoro in Italia. Riqualificarsi e trasformarsi in agenti di cambiamento, portatori di esperienze e conoscenze a disposizione del Paese, per contribuire a creare una nuova cultura d’impresa, fondata sulla propensione alla sperimentazione, sull’apertura e l’ascolto, la condivisione e l’agilità̀, la contaminazione creativa e le competenze: questa è la sfida/opportunità che i nostri manager potranno cogliere nell’attuale contesto.

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