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Iv: Fratoianni, ‘dopo Arabia ora Russia? Urgente legge su conflitto interessi’

Di Redazione |

Roma, 20 ott. “Nei giorni scorsi abbiamo appreso che il senatore di Firenze Renzi è consigliere d’amministrazione in Delimobil, prima società di car sharing russa, partecipata dalla banca di stato Vtb, che le ha fornito un prestito di 75 milioni, ed è pronta ad essere quotata a Wall Street. La proprietà è italiana, ma la sede fiscale in Lussemburgo (chissà perché). La società di investimenti che vi è dietro viene fondata da Vincenzo Trani e un uomo d’affari russo di cui non vi è traccia nei registri societari. Evidentemente il nuovo rinascimento di Renzi è la Russia. E dopo sauditi e russi cosa gli manca?”. Lo scrive su Facebook il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

“Nel 2008 – prosegue il leader di SI – aveva un capitale di 20mila euro, nel 2018 di 30 milioni. Nel 2019 balza ad oltre 200 milioni. Un aumento di capitale niente male… Renzi dice che è tutto legale. Non ne dubito. Ma non è questo il punto.”

“Il punto da chiarire è più semplice: un Senatore della Repubblica Italiana non può essere a libro paga – conclude Fratoianni – di aziende controllate più o meno direttamente da un altro Stato. Soprattutto durante il suo mandato. Soprattutto se questi Paesi non sono campioni nel rispetto dei Diritti Umani. Ecco perchè è ancora più urgente e necessario introdurre una legge sul Conflitto Interessi.”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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