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La gestione patrimoniale cos’è, luci e ombre da valutare

Di Redazione |

Con la gestione patrimoniale il risparmiatore, tramite un mandato, affida la gestione del proprio patrimonio a un soggetto autorizzato ad operare per suo conto sul suo denaro.

A differenza quindi della consulenza finanziaria, chi offre il servizio di gestione non si limita a dare consigli, ma opera su mandato del cliente, investendo direttamente.

L’aspetto più importante che contraddistingue la gestione patrimoniale è che a differenza del fondo comune – dove la gestione è collettiva – la gestione del capitale è individuale.

Banche, SIM e SGR sono soggetti autorizzati da Consob e Banca d’Italia a gestire i soldi dei clienti, a fronte di controlli stringenti e di una normativa che dovrebbe essere puntale e vincolante.

Ma la gestione patrimoniale è il modo migliore di far rendere i propri capitali?

TANTE GESTIONI PATRIMONIALI

Tanto per cominciare, però, non esiste un’unica gestione. Vi sono infatti le gestioni patrimoniali in fondi (o GPF, che cioè investono i soldi dei clienti in fondi d’investimento selezionati), ma anche le gestioni patrimoniali mobiliari (GPM), che puntano sull’azionario o sull’obbligazionario diretto. Le GPF possono inoltre essere anche “multi-manager”, cioè basate su fondi di emittenti differenti.

Ma non è tutto. Oltre alla differenziazione per tipo di strumenti finanziari utilizzati, la gestione patrimoniale può differenziarsi anche per tipo di rischio. Per questo nella gestione patrimoniale si parla di almeno tre livelli di rischio, misurato a sua volta sul tipo di gestione: prudente (con prevalenza di obbligazioni), bilanciata (con un mix di obbligazioni e azioni) o aggressiva (con prevalenza di azioni).

RISCHI E VANTAGGI DELLA GESTIONE PATRIMONIALE

Quando un cliente dà mandato al suo intermediario di gestire il suo capitale al suo posto, non dà una delega in bianco. La Mifid, infatti, impone che banca, SIM o SGR si facciano carico di verificare il profilo di rischio del cliente per adattare la gestione stessa ai “paletti” che il cliente decide di mettere o che la normativa gli impone. Se l’intermediario esce da quei paletti, cioè investe in strumenti non adatti, può essere portato in tribunale per renderne conto.

Con questa premessa, si può dire che la gestione patrimoniale si dovrebbe avvantaggiare dell’esperienza di gestori professionisti ed esperti, che secondo la narrazione tipica dovrebbero analizzare e seguire costantemente il mercato per aggiustare la gestione in base all’evoluzione dei mercati

Questo in realtà come nei fondi d’investimento accade spesso più nella teoria che nella realtà poiché tipicamente questi servizi d’investimento sono collegati a dei benchmark ovvero degli indici di riferimento da cui il gestore si scosta difficilmente, usando poco la leva della liquidità o facendo scelte molto contro mercato.

Affidarsi a una gestione patrimoniale può significare pagare costi elevati ed è bene quindi avere un’idea di quali sono i costi sopportabili e quelli no nel tempo.

A incidere è soprattutto la commissione di gestione annua, che in genere è parametrata al valore del portafoglio e decrescente al suo crescere e po’ variare dall’1-2% sull’obbligazionario al 1,5/3% sull’azionario. Nel caso poi di gestioni patrimoniali contenute dentro polizze unit linked ci sono costi ulteriori su cui possono gravare i costi degli strumenti sottostanti se si parla soprattutto di fondi d’investimento.

E la gestione patrimoniale non è spesso un servizio personalizzato anche se spesso viene venduto come tale .Molto spesso le cosiddette gestioni si basano, infatti, su portafogli “modello”, uguali per tutti coloro che replicano la stessa linea. E una delle differenze principali rispetto a un fondo (ovvero gestione individuale verso gestione collettiva) viene meno.

MA ALMENO LE GESTIONI RENDONO DI PIÙ?

Le gestioni patrimoniali più diffuse sono quelle di fondi che hanno come sottostante fondi d’investimento o sicav talvolta con una forte presenza di fondi della casa ovvero di fondi d’investimento di proprietà della stessa società o gruppo che propongono le gestioni. Non è un buon segno ma in generale secondo i consulenti finanziari indipendenti di SoldiExpert SCF lo strumento stesso del fondo d’investimento o della sicav all’interno delle gestioni patrimoniali rischia spesso di essere un costo ulteriore al servizio di gestione patrimoniale che nel tempo raramente aggiunge valore aggiunto al risparmiatore finale.

Raramente invece nelle gestioni patrimoniali classiche analizzate gli ETF hanno un peso significativo rispetto ai fondi come sottostante e non vi è alcun vantaggio invece per i risparmiatori (lo dimostrano moltissime ricerche) mentre lo si comprende più facilmente per i collocatori.

Nelle gestioni patrimoniali, infatti, i costi degli strumenti sottostanti possono sottrarre vari punti percentuali ai rendimenti finali dei clienti, e un’analisi del portafoglio e dell’evoluzione nel tempo può facilmente aiutare a far comprendere se c’è del valore per il risparmiatore e non solo per chi le colloca.

Un check up svolto da un consulente finanziario indipendente come SoldiExpert SCF può aiutare il risparmiatore a comprendere punti di forza e di debolezza, costi espliciti e impliciti (che dovrebbero sempre essere forniti ex ante ed ex post dagli intermediari) con un confronto con il mercato.

Informazioni su SoldiExpert SCF

Questo comunicato è stato realizzato da SoldiExpert SCF una delle principali società di consulenza finanziaria (SCF) indipendenti a livello nazionale. Vanta clienti di ogni tipo e portafoglio (soprattutto privati) in tutta Italia grazie anche a un modello unico basato sulla Rete e sulla tecnologia come la possibilità di collegarsi in video-conferenza con i propri esperti che operano in più parti d’Italia.

La consulenza fornita può riguardare tutto il patrimonio o sola la parte legata agli investimenti finanziari (azioni, obbligazioni, ETF, fondi) o assicurativi (spesso unit linked che di fatto sono investimenti finanziari spesso “travestiti”) e si basa su un’attenta analisi preventiva (tipicamente i risparmiatori che si rivolgono a SoldiExpert SCF partono con un check up ed è possibile richiedere gratuitamente una prima consulenza di 30 minuti) di efficienza del portafoglio detenuto dal cliente in termini di costi e rischi. E il fatto di essere una società che fornisce esclusivamente consulenza su base indipendente è un punto molto importante per gli investitori poiché SoldiExpert SCF viene remunerata direttamente in modo trasparente dai clienti senza quindi ottenere provvigioni o commissioni sui prodotti consigliati come è tipico dell’industria del risparmio gestito in Italia.

Si ricorda anche ai fini dello studio proposto che le performance passate nei mercati finanziari non costituiscono necessariamente garanzia, nè indicazione di performance future e non dovranno essere perciò utilizzate come unico criterio di valutazione per la scelta degli investimenti. Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito soldiexpert.com

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Sito ufficiale: https://soldiexpert.com

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