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Mafia: depistaggio Borsellino, ‘Scarantino all’inizio era tranquillo, poi cambiò’

Di Redazione |

Caltanissetta, 17 set. “I primi giorni Scarantino era tranquillo, quando lo incontrammo all’aeroporto militare di Boccadifalco era tranquillo. I problemi sono nati dopo, quando è arrivata la moglie. Perché Scarantino era di una gelosia folle”. A dirlo, interrogato al processo sul depistaggio sulla strage di via D’Amelio è Vincenzo Militello, ex sostituto commissario della Dia di Palermo. Gli imputati sono tre poliziotti, Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, accusati di concorso in calunnia aggravata. Rispondendo alle domande dell’avvocato Giuseppe Seminara, che difende due dei tre imputati, ha ripercorso i momenti dopo la collaborazione dell’ex pentito Vincenzo Scarantino. Alla domanda della parte civile se Scarantino avesse “paura di qualcosa”, Militello ha risposto: “Assolutamente no”.

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