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Mafia: figlio maresciallo Ros Lombardo, ‘mio padre non si è suicidato, ora c’è la prova’ (4)

Di Redazione |

Un anno fa il figlio del maresciallo aveva parlato di una “borsa sparita” contenente “documenti importanti sulla trasferta negli Usa” con il boss Gaetano Badalamenti, e delle “stranezze” di una pistola impugnata sul grembo, di un’ogiva “probabilmente falsa”, di “uno sparo non sentito” e della lettera d’addio “messa in auto solo dopo lo sparo, sul lato passeggeri”. Un mistero dietro l’altro, dietro la morte del maresciallo Antonino Lombardo, il sottufficiale del Ros trovato con la testa insanguinata nella sua auto, nel marzo 1995, all’interno della caserma dei Carabinieri ‘Bonsignore’ di Palermo. Ufficialmente morte per suicidio.

Tra le varie stranezze di questo caso ci sarebbero anche gli spari non sentiti in caserma. Alle 22.30 è l’allora capitano Sergio De Caprio, Ultimo, a sentire un colpo secco. “Un brigadiere dice a De Caprio che c’è una persona in auto che si sente male. E si è allontanato. Avvisano il centralino e vengono avvisati gli ufficiali vari – dice il figlio del maresciallo – Le testimonianze di quella sera non finiscono qua. C’era un militare in servizio presso il battaglione Sicilia e stranamente dice: ‘Escluso di avere visto il maresciallo Lombardo né in entrata né in uscita. Un sottotenente, capo di picchetto al Battaglione Sicilia, dice di non avere visto il maresciallo Lombardo, anche perché non lo conosceva. Inoltre non ha neppure sentito esplodere un colpo di arma da fuoco. L’unico che sente un colpo di arma da fuoco secco è De Caprio. Come fa il sottotenente a non sentire a 30 m di distanza il colpo mentre De Caprio che era a 70 metri di distanza lo sente?”. “Nessuno ha visto entrare mio padre, un fantasma insomma- si sfoga Lombardo – C’è un vuoto dalle 20.30 alle 22.30”. Un altro mistero è quello della borsa scomparsa. “Si è sempre parlato della borsa di Borsellino e dell’agenda sparita o della borsa di Dalla Chiesa, ma mai della borsa scomparsa di mio padre”. “All’interno di quella borsa – dice il figlio del maresciallo – c’erano documenti su indagini e documenti sugli Stati Uniti”. Dove il boss Gaetano Badalamenti sarebbe stato pronto a raccontare la sua verità su molti misteri di Cosa nostra.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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