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Mafia: Prefetto Cagliostro, ‘denunciare conviene, lo Stato sta sempre accanto alle vittime’ (5)

Di Redazione |

E il Questore di Palermo Leolopolo Laricchia ha ribadito che “il pizzo è stato chiesto anche durante il lockdown, è emerso da alcune indagini. L’ultima operazione fatto sul quartiere di Ciaculli a Palermo ha messo in luce ben una cinquantina di episodi estortivi a fronte di nessuna denuncia. Anzi dalle intercettazioni è emerso un quadro inquietante dove addirittura l’estorto viveva la sua condizione come fosse affetto dalla ‘Sindrome di Stoccolma’. La vittima vedeva il suo estorsore come il necessario percorso per giustificare l’esborso delle somme richieste”.

Il colonnello Andrea Canale, Comandante del Gruppo territoriale della Guardia di Finanza di Palermo, ha ricordato uno delle ultime operazioni antiracket nel quartiere Vucciria di Palermo dove la vittima, un imprenditore, stanco delle continue richieste minacciose ha denunciato, con l’aiuto dell’associazione antiracket e antiusura Solidaria. “Grazie alle associazioni questa persona ha trovato il coraggio per avvicinarsi a noi”, ha detto. “Tanto l’estorsione quanto l’usura rappresentano uno dei reati più vergognosi e subdoli perché non solo colpiscono il singolo cittadino ma contamina il tessuto economico”.

Sono intervenuti anche i rappresentanti di alcune associazioni antiracket e antiusura: Salvatore Caradonna di Addiopizzo, Salvatore Cernigliaro di Solisaria, Vito Lomonaco del Centro Pio La Torre e Manfredi Zammataro di Codici Sicilia, che hanno ribadito l’esostenza di una “rete istituzionale in grado di dare il supporto efficace”. “Dobbiamo impegnarci ancora di più in territori difficili come questo”, dice.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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