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Mottarone: ex dipendente, ‘problemi cabina 3 non annotati, Tadini diceva non cade’

Di Redazione |

Milano, 29 mag. I problemi alla cabina 3 della funivia del Mottarone erano presenti già nel 2019. Lo svela un ex dipendente, Stefano Carlo Gandini, che in procura a Verbania ha raccontato la sua esperienza lavorativa alla funivia, esperienza iniziata nel dicembre 2017 e terminata due anni dopo quando ha preferito licenziarsi. Al centro delle rivelazioni i problemi al sistema frenante della cabina 3 poi precipitata e in cui hanno perso la vita 14 persone.

In particolare, l’uomo racconta come il 28 maggio 2017 insieme al capo servizio Gabriele Tadini (agli arresti domiciliari dopo l’incidente) abbiano effettuato il controllo della cabina 3. “Lo stesso – si legge nel verbale dell’ex dipendente – mi disse che andava tutto bene, di stare tranquillo ‘tanto la funivia non cade’, ed inoltre mi rassicurò sul fatto che avrebbe annotato tutto sul libro di vettura, creandolo ex novo, cosa che non è mai stata fatta”.

I libri di vettura “sono a mio modo obbligatori ma non sono stati mai creati. Analogamente anche nel registro di controllo nulla è stato annotato”. Sulle ‘difformità’ riscontrate sulla cabina il giorno precedente l’ex dipendente fece una nota “da me sottoscritta e consegnata a Luigi Nerini (gestore dell’impianto, indagato) per il successivo inoltro anche all’ingegnere Perocchio (Enrico, indagato). Non so che fine abbia fatto tale documento, io non ne ho mai sentito parlare”, racconta l’ex dipendente che nello stesso periodo aveva anche ricevuto una lettera di pre-licenziamento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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