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Ostia: tentano estorsione a imprenditore, tra arrestati uomo che gambizzò Triassi

Di Redazione |

Roma, 26 gen. Hanno chiesto 500mila euro a un imprenditore in cambio di ‘protezione’ nell’ambito di un appalto per la realizzazione di un complesso residenziale a Ostia, ma la richiesta non è andata in porto perché l’uomo ha denunciato tutto. Dopo le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Ostia, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, due persone sono state arrestate e fra queste c’è Roberto De Santis, condannato in via definitiva per la gambizzazione del boss Vito Triassi, avvenuta nel 2007 a Casalpalocco.

Le accuse nei confronti dei due arrestati è di concorso in tentata estorsione, aggravata tra l’altro dall’utilizzo del metodo mafioso. Le indagini, si legge in una nota della Procura di Roma “già avviate da diversi mesi, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine alla commissione di una tentata estorsione, con le modalità tipiche delle organizzazioni criminale mafiose, nei confronti di un imprenditore, impegnato in un progetto per la realizzazione di un complesso residenziale sul territorio lidense. La richiesta, giustificata a fini di asserita protezione, è stata avanzata per l’ammontare complessivo di 500mila euro da versare in cinque rate”.

Per intimidire e convincere l’imprenditore a pagare, De Santis si è vantato di essere l’autore della gambizzazione ai danni di Triassi. Nel corso dell’indagine, l’uomo “si è accreditato come soggetto di un livello superiore rispetto ai componenti delle altre compagini criminali locali, a tal punto da definirsi come ‘l’uomo degli equilibri’, ossia l’unico capace di svolgere il ruolo di mediatore tra tutte le organizzazioni criminali operanti sul territorio”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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