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Palermo: Casa Memoria Impastato, ‘ancora un morto sul lavoro, no rispetto sicurezza’

Di Redazione |

Palermo, 28 ago. “Ieri, mentre come ogni giorno ci trovavamo ad accogliere i visitatori a Casa Memoria, siamo stati travolti da una notizia che ci ha lasciato in un profondo sgomento. A poche centinaia di metri da noi, in via Venuti a Cinisi, un lavoratore di 67 anni, cadendo da un ponteggio, purtroppo è morto. Siamo subito andati sul luogo della tragedia trovando i familiari dell’operaio disperati. Angelo Giammanco stava ristrutturando una palazzina alta più di tre metri; adesso le indagini valuteranno le condizioni lavorative e l’eventuale mancato rispetto delle norme di sicurezza, da quanto affermato dal segretario generale della Fillea CGIL è molto probabile che l’operaio, vicinissimo ormai all’età del pensionamento, lavorasse in nero”. Così in una nota Casa Memoria Impastato. “In un momento come questo non possiamo non riflettere sul tipo di società in cui viviamo e sulle scelte politiche che costringono un uomo di 67 anni a dover svolgere un lavoro usurante, forse privo di diritti contrattuali ed in condizioni pericolose per la propria vita, salire sopra un ponteggio per mantenere sé e la propria famiglia – dicono – Purtroppo la mancanza di rispetto della sicurezza sul lavoro è ancora molto diffusa, i salari sono sempre più bassi, le condizioni sempre più precarie e tutto ciò è stato reso ancora più grave dalla pandemia. Malgrado le tante cosiddette “morti bianche” , i licenziamenti, la chiusura di fabbriche e luoghi di impiego, la crisi economica e l’impoverimento, sembra che per chi ci governa questa non rappresenti un’emergenza ed una priorità. Vogliamo ricordare Peppino Impastato che negli anni ’60/’70 ha affrontato questi temi, organizzando le lotte degli edili e ricevendo per questo tante minacce; negli anni molti diritti sono stati acquisiti grazie alle lotte sindacali, oggi la situazione sta regredendo ed è dovere di tutti battersi per i diritti di lavoratori e lavoratrici, chiedere una riforma pensionistica per l’anticipata uscita dal mondo del lavoro per gli edili e per altri lavoratori che sono sottoposti ad una maggiore fatica, chiedere il rispetto dei contratti e delle norme di sicurezza e maggiori controlli. Di fronte ad un dolore così grande, siamo vicini ai familiari del signor Giammanco a cui esprimiamo tutta la nostra vicinanza”.

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