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Pd: Bersani, ‘Letta faccia una chiamata, un gesto per mettere insieme sinistra’

Di Redazione |

Roma, 13 ott. “Il punto è trovarsi, il Pd faccia una chiamata di quelli che si ritengono di sinistra, buttiamo giù un manifesto, quelli che partecipano diranno qual è l’esito politico: un partitone, una federazione, va bene tutto, ma riagganciamoci con l’hardware della sinistra che si chiama lavoro. Dentro il campo progressista ci vuole un propulsore di sinistra, una sinistra adatta ai tempi”. Lo dice Pier Luigi Bersani in un colloquio su Il Domani.

“Perché campo progressista? Ma è una dinamica mondiale, questo va detto -prosegue Bersani- a chi come Calenda dice che la divisione non è fra destra e sinistra ma fra pragmatici e populisti. In pratica quelli intelligenti e i coglioni. E chi è intelligente lo dice lui”. Per Bersani “siamo ancora in una fase nella quale ci può essere una qualche onda, che non si sa da dove viene. Per questo c’è l’urgenza di interpretare noi una novità credibile, solida. Ma come fai a produrre una novità se non accompagni un gesto politico visibile, una novità programmatica apprezzabile?”. Insomma le Agorà di Enrico Letta non bastano: “Andrò alle Agorà ma attenzione che non diventino solo un rito partecipativo”.

“Sono stato fra i prima a sentire che arrivava la destra quando sembrava scomparsa” – la famosa ‘mucca nel corridoio’ – “adesso dico che la destra sovranista si può battere perché nel mondo è girata l’aria”. Ma serve una novità politica. Bersani ha qualche perplessità sulle operazioni di ritorno all’antico: “Non ho mai detto Ulivo due, e poi attenti che il Nuovo ulivo non diventi l’Unione, che è un’altra cosa”. E i 5 Stelle? “Bisogna lavorare perché ci sia un passaggio da com’ erano a come possono essere. E poi deve cercare un’alleanza con loro”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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